Mazzarri: “Non voglio più vedere simili partite da parte del mio Napoli”

Oggi il tecnico azzurro parlerà chiaro ai suoi ragazzi

La pazienza sarebbe la virtù dei forti. Ma il Napoli ieri ne ha abusato o forse forte non era come nelle domeniche precedenti. Per 90′ in superiorità numerica ha aspettato, aspettato, aspettato, che arrivasse il gol. Ma in maniera troppo pigra fino a incartarsi su sè stesso e non riuscire più a far male ad Andujar. Un pomeriggio storto, un’occasione non sfruttata. Le mani sul volto di Mazzarri nel finale del match erano tutto un programma. Le sue parole dopo la gara lo sono anche di più. Severo con i suoi, onesto nell’analisi del match, pronto a chiedere oggi alla squadra il perchè di un passo indietro inatteso. «Prestazioni così non mi vanno per nulla bene – tuona senza alterarsi l’allenatore del Napoli – bisogna almeno che queste partite ci servano per crescere. Chi vuole rimanere in alto, deve avere equilibrio e trovare sempre il modo di andare a mille. Domani (oggi – n.d.r.) alla ripresa del lavoro ne parleremo, non c’è una spiegazione logica, considerando soprattutto che, a parte Aronica, gli altri erano tutti freschi e non avevano giocato giovedì in Europa League».

ALLO SBARAGLIO – Mazzarri sviscera con attenzioni i temi tattici della partita. «Paradossalmente, l’espulsione immediata ha galvanizzato il Catania, in particolare in fase passiva. Sono stati bravi, complimenti a loro. Noi sin dall’inizio eravamo troppi nella circolazione della palla, lenti, impacciati. Addirittura nei minuti finali siamo andati allo sbaraglio e potevamo perdere». Ma proprio il tecnico ha messo dentro una punta dopo l’altra nel tentativo di trovare il guizzo vincente: «C’era una logica in quei cambi, loro erano un fortino, bisognava espugnarli e quindi ho messo due attaccanti larghi e due centrali, attendendo anche le imbucate. Se vogliamo parlare di numeri il famoso 4-2-4 tanto in voga oggi. Ma era una partita in cui non è andato bene praticamente niente e comunque sia in nessun caso dovevamo concedere quei contropiedi».

PASSAGGI SBAGLIATI – Mazzarri prosegue nella disamina autocritica. E c’è anche una tiratina d’orecchi per qualche big: «Si sono presentati tanti presupposti negativi. Il Napoli pensava di vincere automaticamente perché aveva un uomo in più. E non credo neppure che la mia squadra abbia problemi ad attaccare le difese schierate o chiuse a riccio come sento dire spesso. Ormai contro di noi tutti gli avversari giocano chiusi e ripartono come fanno con Juve e Milan. Oggi invece abbiamo sbagliato una infinità di passaggi che solitamente non sbagliamo e con uomini che solitamente non li sbagliano». Mazzarri fa capire che ci sono passaggi di questo tipo per attestarsi a livello delle più forti: «Dovremo riflettere. Bisogna crescere, maturare, non a caso sono arrivati in rosa quest’anno altri giocatori. Lottare per le prime posizioni è ben diverso rispetto a quanto facevamo prima…». Altre considerazioni sugli errori del Massimino: «Il Catania si schiacciava e soprattutto nel 1° tempo ci lasciava degli spazi centrali, noi a arrivavamo coi mediani a tirare, ma tiravamo in tribuna. E questi sono anche errori di concentrazione. In altre occasioni e da parte dagli stessi giocatori l’avevo vista, stavolta no. Dovevamo sfondare dal lato di Maggio ma andavamo tutti all’attacco senza equilibrio».

MERCOLEDI’ – Sarà una notte di pensieri e parole, poi subito in campo per correggere gli errori di Catania e tuffarsi nel big match con la Lazio. Mazzarri non è tipo da turnover ma ora c’è più che un dubbio che mercoledì qualcosa cambi. «Vedremo, prima voglio parlare coi ragazzi. Certamente qualcosa potrei fare, anche perchè li ho visti poco brillanti e devo capire il perché. Che voto darei oggi al Napoli e cosa dirò alla squadra? Parlo da allenatore e ai ragazzi ho già detto a fine gara quello che ho detto a voi, ma non mi vanno bene partite così».

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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