Poi bisogna dare i numeri, certo: 3-5-1-1. E comunque val la pena di andarci a leggere dentro, in quel ch’emerge da un 3-2 sul Bayern che vale, eccome se vale, perché uno le chiama amichevoli ma alla fine vanno prese anche (un po’) sul serio. Fa caldo, eccome se fa caldo, ripensando a Vargas e ad Insigne, ad una vittoria che nel conto preventivo nessuno aveva pensato di sistemare, men che meno Mazzarri, sommerso dai taccuini con le diagonali e il calcolo delle ripetute da riavviare sin da stamani. Sarà più agevole lavorare, dando un po’ i numeri: Napoli 3, Bayern 2.
Mazzarri, niente male la prima «vera» amichevole?
«Confesso che non me l’aspettavo. Sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi, siamo stati bravi sia nella fase attiva che in quella passiva. Abbiamo affrontato una grande squadra, nettamente avanti nella preparazione: io temevo addirittura che facessimo una brutta figura».
Quanto c’entra il modulo, quanto il carattere?
«Stiamo provando un nuovo sistema di gioco perché mi sembra di avere a disposizione i calciatori adatti. Giocavamo in una maniera che forse rischiava d’essere affrontata da avversari sufficientemente informati sul nostro modo di esprimerci. E dunque andiamo avanti in questo nostro tentativo con maggior entusiasmo, le vittorie danno morale sempre. E però se fosse andata male non ci saremmo dovuti abbattere: sappiamo bene quanto ci stiamo allenando».
Faccia uno strappo alla regola e parli dei singoli: di Vargas ad esempio…
«Ho sempre detto che il cileno aveva bisogno di fare la preparazione con noi e di giocare con tranquillità e senza assilli. L’ennesimo palo grida ancora vendetta, però sono contento di ciò che Vargas ha fatto vedere: avrebbe meritato il gol, ma ha giocato una gran bella partita».
Visto che ci siamo, si sprechi anche su Insigne.
«Mi sembra che pure stavolta sia stato capace di assecondare le attese. Lui come Vargas hanno dimostrato di avere qualità. Insigne sta facendo molto bene però spero venga lasciato tranquillo».
Pandev entra e segna…
«Ed io su Pandev non posso assolutamente aggiungere nulla a quanto già spiegato dalla sua carriera. Lo abbiamo voluto un anno fa perché credevamo in lui; lo abbiamo acquistato definitivamente il mese scorso, perché siamo convinti del suo talento. E’ un grande attaccante».
Certo, Napoli 3 e Bayern 2…
«Per me e per tutti era solo una amichevole ma siamo tutti molto contenti. Lo siamo in virtù del risultato, certo, però anche per l’atteggiamento complessivo dei ragazzi, di tutti, nessuno escluso. Le tossine della seduta mattutina e di quelle dei giorni precedenti ci potevano togliere qualcosa, e forse ce l’hanno tolto; ma quando poi si reagisce allo svantaggio in quella maniera, allora vuol dire che hai anche qualità caratteriali».
Una divagazione sul mercato la concediamo?
«Ma perché parlare di mercato? E poi io faccio l’allenatore, di questi argomenti non parlo».
L’allenatore Mazzarri è appagato…
«Visibilmente, direi. Stiamo assimilando più rapidamente di quanto avevo previsto la nostra nuova filosofia di gioco. Ho avuto risposte inattese e adesso torniamo al lavoro a Dimaro. Ci restano tre giorni di ritiro, tante sedute ed un’altra amichevole».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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