Disteso, tranquillo, sorridente, concede addirittura qualche battuta. Questo lo stato d’animo di Walter Mazzarri, una serenità che ha provato a trasferire alla squadra. «Ho detto ai miei ragazzi, giocate come sapete, facciamo quello che sappiamo fare e consideriamo questa contro la Juve come una partita normale. In queste sfide bisogna gestire al meglio la pressione, ricordo ad esempio quello che successe in una gara contro il Milan al Meazza. Ormai dovremmo essere abituati. Voi la definite una partita scudetto, invece ci saranno altre undici finali con 33 punti in palio. Dopo 23 anni il Napoli nelle ultime tre stagioni si è stabilizzato ad alti livelli, mi viene di dire comunque vada sarà un successo».
La designazione di Orsato?
«Graditissima, Orsato è un grande arbitro. Tutti gli arbitri sono uguali, vanno bene tutti, dissi delle cose solo dopo Pechino».
La rifinitura al San Paolo?
«Per provare il nuovo manto erboso, adesso è molto bello, agevolerà le nostre giocate, peccato che giocheremo contro la Juve, sarebbe stato meglio averlo prima».
Favorita la Juve?
«Se essere sfavoriti porta bene, dico sì, la Juve è favorita. Noi non siamo in forma, loro sono in grande condizione. Però non sempre i più forti vincono. Sarà una sfida affascinante, a Napoli è molto sentita la partita contro la Juve. All’andata giocammo alla pari fino al gol di Caceres, m’aspetto qualcosa in più in fase offensiva».
Partita chiave questa del San Paolo?
«Dopo la sconfitta dell’andata dissi che al ritorno avremmo avuto il vantaggio del San Paolo e ci giocheremo questa chance. Ecco vorrei sentire tremare la terra sotto i piedi come in quella rimonta finale contro il Milan al mio primo anno».
Penserà di ingabbiare Pirlo?
«Pirlo è un grandissimo giocatore ma nella Juve ce ne sono tantissimi, penso a Marchisio a Vidal, agli attaccanti che fanno i movimenti per gli inserimenti dei centrocampisti».
Conte ha detto che lei ha un top player come Cavani…
«Lui è un top player come dice Conte, però loro ne hanno quindici, non dovrebbero lamentarsi. Cavani l’ho visto bene a Udine, credevo che segnasse. Gli ho detto di non pensarci. Con lui giocherà Pandev, ha la gamba pronta. Una precisazione: Calaiò l’ho voluto io, un giocatore molto utile».
Ha sentito gli elogi di Maradona?
«Sì e mi hanno fatto piacere. Lui è la storia del Napoli, carismatico, speriamo che la sua classe arrivi fin dentro il nostro spogliatoio».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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