“Non deve importarci cos’ha fatto la Juve a Siena», «Dobbiamo solo concentrarci sull’Udinese», «Ora via, andiamo al San Paolo che ci aspettano i quarantamila per sostenerci». Mazzarri ha fatto di tutto per distogliere i suoi da quello che stava per succedere a Siena e non è successo: un risultato di parità. Ha ordinato di spegnere tutti i televisori dell’Holiday Inn. E ha distribuito le ultime raccomandazioni ai suoi. Poche ma chiare indicazioni: Hamsik ad insidiare Pinzi in fase di possesso palla, Cavani a spostarsi da sinistra a destra improvvisamente per puntare Domizzi, Inler a destra nella zona di Lazzari e Behrami a sinistra in quella di Allan. E poi incoraggiamento per Fernandez che avrebbe giocato al posto di Cannavaro: «Tranquillo, gioca tranquillo e fa cose semplici».
PENSIERI E IDEE – Mazzarri sapeva che la vittoria sarebbe stato l’unico risultato per tenere il passo della Juve. E quando bisogna conquistare per forza i tre punti, tutto diventa più complicato. Mazzarri, però, sapeva che i suoi erano pronti per fornire una grande prestazione. E che il capitombolo di Eindhoven in Europa League era stato già metabolizzato nello spogliatoio dai suoi ragazzi, non ci sarebbero stati contraccolpi, anzi forte era la voglia di tutti di avventarsi sui friulani reduci dal trionfo a Liverpool.
LA PARTITA – Ha esultato al gol di Hamsik, si è arrabbiato quando c’è stata qualche distrazione di troppo in difesa e qualche imprecisione in attacco. Si è rivisto il Mazzarri focoso e passionale dei tempi migliori, delle grandi sfide e delle battaglie all’ultima emozione. Ha seguito la partita con un pathos incredibile. E alla fine era strafelice: quarta vittoria di fila in casa (la quinta con quella sull’Aik Solna), primato in classifica conservato ed ora il faccia a faccia con la Juve alla ripresa del campionato dopo la sosta per la Nazionale. L’appuntamento per tutti è sabato 20 alle ore 18 allo Juventus Stadium: è già la sfida delle sfide tra le due prime.
SOFFERENZA – «Abbiamo sofferto tanto nel primo tempo – racconta il tecnico alla fine della gara con i friulani – L’Udinese era ben messa in campo e noi avevamo difficoltà. Poi abbiamo corretto qualcosa ed è andata meglio. Ma complimenti all’Udinese che si è battuta fino all’ultimo minuto». Pur nella contentezza, l’allenatore del Napoli ammette: « E’ vero, siamo cresciuti tanto, ma la differenza sta nella mentalità. Voglio dire queste gare bisogna chiuderle prima e non soffrire fino all’ultimo come è successo. Sono state sciupate troppe occasioni nel secondo tempo, potevamo fare il tre a uno ed invece abbiamo rischiato il due a due. La grande squadra non soffre tanto, ma noi ci stiamo avvicinando a quei livelli. Lo scorso anno queste partite non le avremmo vinte, questa è una realtà…».
MAREK STRAORDINARIO – Mazzarri è rimasto di nuovo colpito dalla prestazione di Hamsik: « Marek è un fuoriclasse, non gioca mai per se stesso, sempre per la squadra ed io vorrei tutti i giocatori così. Lo vedete in campo com’è, come affronta le partite, è una sicurezza, un jolly, unico come disponibilità e qualità. Tra l’altro aveva preso anche una botta, così come Pandev. Ma è vero, Hamisk è cresciuto tanto, è diventato uomo-squadra, mi sembra molto più maturo rispetto alla passata stagione».
«CI PROVEREMO»- E alla ripresa, il faccia a faccia con la Juve:« Ma loro restano i superfavoriti, mi sembrano imbattibili, anzi lo sono, specialmente sul loro campo. Noi vedremo cosa saremo capaci di fare. Mi dispiace solo che tanti dei miei partiranno per le nazionali ed arriveranno a due giorni da quella partita. Ci sarà poco tempo per prepararla. Ma questo è lo scotto da pagare quando si cresce: dare tanti giocatori alle nazionali anche se un allenatore preferirebbe averli tutti per se, ma proveremo a fare qualcosa di straordinario». Infine, un ritorno all’Europa League: « E’ stata una scelta della società: consentire ai giovani di fare esperienza in quella competizione e se si vogliono valorizzare bisogna mettere in conto anche qualche passo falso». Tanto per lui e per De Laurentiis conta prevalentemente il campionato.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.