Interviene al programma di Canale 5 “Chiambretti Night” il tecnico del Napoli Walter Mazzarri sulla stagione del Napoli. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“Quando una stagione va così bene, evidentemente tutte le componenti funzionano alla grande, infatti noi non eravamo tra le squadre che dovevano lottare per le prime quattro posizioni, perciò questo fa capire che siamo un gruppo forte e solido ma la stagione non è ancora finita e tutto può accadere. Quello che è successo a Quagliarella non centra niente con la malasorte sono cose che capitano, è un grande calciatore però in questo momento pensiamo ai giocatori che abbiamo e Fabio non essendo nel Napoli è giusto non pensarci. Le persone che dicono la verità non sono amate nel nostro ambiente, perché vengono criticati dalla stampa, io voglio stare antipatico agli altri, tutto qui. Quando sto in partita mi sale l’ adrenalina, sto in tensione come se giocassi con la squadra, mi levo la giacca quando sento caldo e se levandomela vinciamo allora è giusto farlo sempre (ride n.d.r.). Donadoni mi ha criticato perchè non sapeva quello che accadeva in quel periodo a Napoli, poi comunque ha corretto il tiro ed è finita lì, è stato tutto strumentalizzato dai media. Con Marotta ci conosciamo da una vita, lui sa quello che io voglio dalle mie squadre ma non è detto che io vada alla Juventus, Corioni dice che io aizzo le folle? Il Presidente del Brescia fa riferimento all’ esplusione nel match tra Napoli e Brescia, volevo ricordargli che io non sono mai stato cacciato in questo campionato, ma se io mi sono arrabbiato in quel modo evidentemente non avevo gradito la prestazione dell’ arbitro. Io non piango mai in televisione, Galeone lo sa bene che io dico solo quello che vedo, sono obiettivo però se lui lo interpreta come una lamentela, allora io sono un piagnone. Io sono coerente con i miei calciatori, dico sempre la verità, i calciatori “difficili” mi stimolano molto, come Lucarelli, Cassano che erano in passato due “discoli” ma con me sono stati due esempi di bravi ragazzi. Napoli che è una città meravigliosa non può essere travolta dalla spazzatura è un problema che deve essere risolto in qualche modo. Io sono molto scaramantico, ma se dovessi portare tutti gli amuleti con me non saprei dove metterli (ride n.d.r.). Finchè vinci sei un genio, quando perdi ritorni ad essere uno normale o un brocco, il calcio è questo, va accettato, però io che sto nel calcio da tanti anni, non mi faccio travolgere da tutte queste voci. Il lavoro di Frustalupi è importantissimo, è un bravo ragazzo ed è un ottimo motivatore, sono contento che ha puntualizzato questa cosa, infatti non sono io l’ unico artefice dei successi della squadra perchè c’è il lavoro di un equipe dietro a tutto questo e che va sottolineato. Noi allenatori siamo soli in questo mondo, quando le cose vanno male ci abbandonano al nostro destino, infatti è facile salire sul carro dei vincitori nei momenti belli, però io ci sono abituato a questi alti e bassi d’ umore da parte della critica. Io non ho nulla contro Allegri, non lo conosco personalmente a livello umano, come allenatore si vede che è bravo, però se vengo provocato è chiaro io reagisco. Io parlai bene della persona Mourinho e lui fece altrettanto ma la diatriba nacque dopo Napoli-Inter, quando non ammise che la mia squadra giocò meglio e comincio a fare delle battutine. Lui parla facile, visto che lui ha sempre allenato degli squadroni, io invece ho ottenuto grandi risultati in piccole piazze e per questo io credo che le mie vittorie valgono il doppio rispetto alle sue. De Laurentiis se dice che Cavani e gli altri nostri campioni non li vende a nessuna cifra io gli credo ciecamente, c’è un progetto serio e tenerli nel Napoli sarebbe importantissimo.
La Redazione
Alessandro Sacco
