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Mazzarri: “Niente rivoluzioni, bastano pochi ritocchi”

Il tecnico partenopeo: "Avessi visto Allegri, l'avrei salutato senza problemi"

Il secondo posto e la Champions possono valere la conferma di Mazzarri. E anche quella di Cavani? La domanda, che insegue il tecnico napoletano ormai da mesi, non lo trova impreparato. Potrebbe succedere a lui, il prossimo anno, quello che è successo ad Allegri quest’anno senza Ibrahimovic. Walter comincia sulla difensiva: «Non è il momento per trattare questo argomento. Vediamo alla fine. Certo, Cavani ha fatto qualcosa di straordinario, ma il primo anno giocavamo con Quagliarella, non c’era ancora Cavani, e abbiamo fatto più o meno la stessa media-punti. C’è da dire poi che io sono arrivato solo alla settima giornata… Si possono rimpiazzare giocatori di grande livello con altri dello stesso livello. Importante è non fare una rivoluzione, sennò si ricomincia da zero» . Il messaggio, che ha per destinatario Aurelio De Laurentiis, è chiaro: via Cavani solo per un altro grande attaccante e soprattutto non dobbiamo preparare il ribaltone. Mazzarri prosegue: «Non voglio parlare di futuro, ora voglio pensare solo al finale di stagione. Sono felice per il gioco della squadra, i miei ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario negli ultimi quattro anni. Abbiamo 15 punti in più della scorsa stagione, la Juve sei punti in più. Ora non è il momento giusto per valutare cosa manca rispetto alla Juve: a gennaio abbiamo preso Armero, che finora ha fatto bene e si sta integrando benissimo». Ma il futuro è già cominciato e del resto la tentazione di Mazzarri di fermarsi per un anno è passata . «Ma io ho solo detto che se non avessi avuto gli stimoli giusti mi sarei fermato per qualche mese, non per un anno». 

BEL NAPOLI – A Mazzarri il Napoli è piaciuto, ma non tutto. Non quello di inizio partita, ma solo quello che ha reagito subito, d’impeto e d’istinto, al gol di Flamini. Il pareggio è quanto voleva il Napoli, però il suo allenatore ora dice che non gli basta perché la Champions League non è ancora sicura. «Non è ancora fatta per il 2° posto, dobbiamo lavorare sodo fino alla fine della stagione. Ci sono sei gare e dobbiamo alzare la guardia. Non sono contento del risultato, dopo il pari abbiamo disputato una grande partita e avremmo meritato qualcosa in più. Speravo di vincere» . Il Napoli ha chiuso bene il primo tempo, ma non altrettanto bene ha iniziato la ripresa. «Abbiamo speso tanto, nei primi minuti siamo sempre contratti. Abbiamo giocato bene dopo il vantaggio del Milan, ho sperato di vincere nel finale quando eravamo in superiorità numerica. È un peccato, era una gara da portare a casa con una vittoria» . E su questo siamo d’accordo. Allo stesso modo il Napoli aveva iniziato a ritmo troppo basso anche il primo tempo. Lo ha detto anche Behrami e lo confessa lo stesso Mazzarri. «Sì, lo ammetto. Anche a Torino abbiamo giocato male all’inizio della gara, in trasferta usciamo spesso contratti dallo spogliatoio. Mi sono arrabbiato per l’inizio della partita contro il Milan, purtroppo paghiamo questi errori». Spiega la sostituzione di Hamsik che in effetti aveva sorpreso: «L’ho sostituito perché aveva i crampi e non potevo permettermi il rischio di un eventuale stiramento. Nel finale dovevamo essere un po’ più lucidi, ci manca un po’ più di cinismo in alcune situazioni».  Complimenti, anche se non proprio convinti, a Rocchi. «Credo che abbia arbitrato bene, poi mi dicono che c’era un rigore per noi. In panchina eravamo tutti convinti che il fallo ci fosse» . Si sofferma su Zuniga per dire che: «Sta dimostrando di essere uno degli esterni più forti d’Europa. E’ un giocatore fondamentale per noi» . Non come Inler, che continua a portare in panchina. «Quando sta bene, è importante. Ma adesso ho scelto un certo tipo di atteggiamento tattico» . Sul Milan: «Contro di noi non è facile giocare, ma io ho visto un buon Milan». Ha salutato Allegri? «Non ci siamo incrociati, ma l’avrei salutato senza problemi». 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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