In Uruguay ancora non sapevano dell’infortunio occorso a Cavani. Lo hanno convocato ugualmente. Insieme a Gargano. Tabarez ha chiamato entrambi. Li vuole per le due gare eliminatorie per il mondiale in Brasile, il 7 a Montevideo con la Bolivia e l’11 ad Asuncion in casa del Paraguay.
«Ma stavolta temo di non poterti fare compagnia, la caviglia mi fa ancora un pò male » ha confidato il Matador al Mota, arrivando a Castelvolturno nell’auto guidata da Fideleff, suo vicino di casa. Cavani si è presentato con gli infradito ed una vistosa fasciatura al piede destro. Non può calzare scarpe normali e zoppica ancora. Gli esami strumentali hanno evidenziato una distorsione di primo grado con leggero interessamento ai legamenti. Non si tratta di un infortunio gravissimo ma in casi del genere la prudenza non è mai troppa. Sparito il gonfiore iniziale alla caviglia interessata, i medici aspettano l’evoluzione dell’infortunio prima di sciogliere la riserva. Ma la sensazione è che Cavani possa saltare l’appuntamento di sabato sera con l’Inter e contestualmente inviare dalla sede di Castelvolturno alla Federcalcio uruguagia la documentazione che giustifica la mancata risposta alla convocazione. Proprio la convocazione nella Celeste lascia pensare che Cavani possa essere escluso dalla gara con i nerazzurri. Se giocasse anche un tempo a San Siro, verrebbero meno i motivi del forfait in nazionale.
CORSA CONTRO IL TEMPO – Ma il Matador tiene alla sua Nazionale quanto il Napoli. Proprio in questi giorni è in atto un sondaggio sul sito della Fifa, chi tra lui e Suarez del Liverpool sia più forte. Lo hanno lanciato all’indomani della tripletta al Milan. Non sapevano che Cavani si sarebbe ripetuto anche con il Villarreal. Il bomber che fa sognare i tifosi partenopei vorrebbe stringere i denti e rendersi disponibile per sabato. Per quello Mazzarri preferisce aspettare qualche giorni prima di porsi il problema della sostituzioni. Ma voci di dentro fanno sapere: «O sta al cento per cento, gioca a San Siro e risponde alla convocazione in Nazionale, oppure niente, resta fermo». E si risparmia tre partite tiratissime in undici giorni ed anche due trasvolate oceaniche, nonché un trasferimento ad Asuncion. Insomma, la volontà del calciatore da una parte; gli interessi del Napoli (e della salute del diretto interessato), dall’altra. Sarà una corsa contro il tempo ma si può già prevedere come andrà a finire: Cavani salterà l’Inter ed anche la chiamata nella «Celeste ». Per De Laurentiis, sempre restio a concedere propri tesserati alle nazionali senza un’adeguata copertura assicurativa, neanche si pone il problema: gioca un altro al suo posto. C’è Pandev. E poi Santana e Mascara che possono giostrare con Hamsik e Lavezzi.
I PRECEDENTI – Non sarebbe la prima volta che il cannoniere- principe del Napoli salti una partita. Era successo per ben sei partite lo scorso campionato. A volte, per fargli tirare il fiato; altre per leggeri infortuni; le ultime due per squalifica. Ebbene in tutte e sei le gare, il Napoli è riuscito a tamponare alla grande: quattro vittorie e due pareggi. Anzi, subentrando dalla panchina fu proprio Cavani a propiziare tre successi esterni: a Cesena, Brescia e Cagliari. A Bologna, invece, lui non era neanche in panchina ma andò in gol il suo sostituto: Beppe Mascara. Idem con l’Inter al San Paolo, la sfida che regalò l’accesso aritmetico alla Champions: a firmare l’uno a uno fu Zuniga schierato da Mazzarri in tandem con Hamsik ed alle spalle di Lavezzi. La scaramanzia è confortante ecco perchè il Napoli, pur lamentando un’assenza così grave, non si strappa certo i capelli. Anzi, spinge affinché il Matador si riposi e si curi perbene.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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