Un Napoli cinico ed equilibrato. Questo chiede Mazzarri agli azzurri per la partita di Siena.«Siamo poco cinici sotto porta, questo ci fa stare ancora un gradino sotto le grandissime squadre. Bisogna essere più sereni nella rifinitura e nella conclusione». La crescita del Napoli, questo l’obiettivo che si pone Mazzarri. «Non è vero che il presidente De Laurentiis ha dichiarato il terzo posto come obiettivo ma di preferirlo a un eventuale passaggio di turno in Champions, semmai ha confermato di voler entrare tra le prime cinque. Io non mi pongo obiettivi perché non so dove possiamo arrivare, tutto è ancora possibile dal primo all’ottavo posto. A me interessa il discorso della crescita che è poi è lo stesso della società:chi chiede l’obiettivo immediato guarda da una prospettiva diversa». La suggestione: De Laurentiis ha prospettato per lui un ruolo da manager alla Ferguson. «Non si cambiano le cose da un momento all’altro,ci vogliono i presupposti e le idee chiare. Per certi versi credo che lo sto già facendo, guardando avanti è un ruolo che mi intriga:nella vita professionale bisogna sempre crearsi nuovi stimoli». L’immediato, la trasferta di Siena, l’ultima del girone
di andata. Napoli che prova a recuperare terreno. Mazzarri fa i conti. «Abbiamo subito lo stesso numero di gol dell’anno scorso e abbiamo segnato di più mai punti sono cinque in meno. Ciò conferma che il calcio non è una scienza esatta. Le difficoltà che abbiamo incontrato in questa stagione sono quelle che mi aspettavo, anzi pensavo fossero di più. Per una squadra come la nostra, che non è abituata come le grandissime a stare in alto, vincere sempre non è facile. Acquisire la mentalità vincente in maniera continuativa fa parte del processo di crescita». Una questione di testa e poi le difficoltà oggettive nello scardinare le difese avversarie. «Tutte giocano contro di noi sapendo di avere due risultati a disposizione e per molte ottenere un pareggio contro il Napoli equivale a una vittoria. Noi invece dobbiamo vincere e quindi attaccare. A volte per troppa generosità perdiamo l’equilibrio subendo gol, vedi Bologna, Roma e Parma, e la partita si complica ancora di più. Ecco perché dico che dobbiamo mantenerci lucidi». La squadra difesa in blocco dal tecnico. «Per me il Napoli sta facendo benissimo. I tre premiati nella festa dell’Aic? Se proprio volete saperlo per me dovevano essere di più in considerazione della splendida stagione scorsa dove il Napoli fece un qualcosa di straordinario».I singoli: Inler è finito nel mirino per le ultime prestazioni deludenti e non solo. «Il giudizio dipende sempre da quello che uno si aspetta. Inler per me ha fatto bene, il suo gol a Vila Real ha spianato la
strada della qualificazione in Champions e contro il Palermo è stato il migliore. Soprattutto in campo europeo la sua presenza si è sentita perché ha dato più qualità al centrocampo. Contro il Cesena ha affrontato la partita sotto tono come tanti altri e contro il Bologna ha sbagliato qualcosa. Il ruolo diverso rispetto a Udine? È normale che c’è bisogno di tempo per inserire al meglio un tassello in un impianto già collaudato. Poi potrà
capitare anche a lui di riposare qualche volta». Frena su Lavezzi. Il Pocho è guarito ma a Siena ricomincerà dalla panchina, in campo il tridente Cavani-Hamsik-Pandev. «Un giocatore per poter esprimere le sue giocate migliori deve stare al massimo. Lavezzi è reduce da un infortunio, è rientrato solo l’otto
gennaio e ha svolto quattro allenamenti per intero con il gruppo. Poi devo tener presente che mercoledì avremo un’altra partita da dentro o fuori contro l’Inter in coppa Italia». Primo ostacolo il Siena, trasferta complicata. «Il Siena ha conquistato la maggior parte dei punti in casa e sappiamo che cercherà di bloccare le nostri fonti: su questi atteggiamenti abbiamo già lavorato. Hamsik a centrocampo? A me piace attaccare ma conta l’equilibrio».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
