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Mazzarri: “Napoli, fuori l’orgoglio! Non ho dubbi, con l’Udinese faremo una grande gara”

Posticipa la conferenza stampa a dopo la seduta di allenamento. Mazzarri vuole avere il polso dello spogliatoio, capire fino a che punto è stata assorbita la batosta di Europa League. E’ buio quando il tecnico entra in sala conferenze. Ma il suo sorriso è illuminante. Contraccolpi? Macché. Mazzarri è troppo sicuro della reazione dei suoi. Racconta: «Ho appena terminato di parlare con i ragazzi. Hanno tutti una gran voglia di reagire, sono arrabbiati al punto giusto, è bruciato perdere in quel modo in Olanda. E sono sicuro che faremo una buona prestazione. Poi il risultato dipenderà da tanti fattori. Anzi, sono convinto che disputeremo una grande stagione perché alleno dei calciatori orgogliosi, che come me, soffrono quando si perde. Io non dormo la notte dopo una sconfitta. E non vedo l’ora di ritornare in campo per cancellarla». 

Gli riferiscono che uno di loro (Fernandez) è stato notato in lacrime al rientro da Eindhoven: «Appunto, a me piace vederli così quando si perde. Vuol dire che covano dentro di loro la rabbia per reagire prontamente».

GUIDOLIN E L’UDINESE -Mazzarri teme abbastanza la pericolosità dei friulani, a prescindere dalla vittoria in casa del Liverpool: «L’Udinese è il peggiore avversario che potesse capitarci in questo momento. Indipendentemente dalla prestazione di Liverpool, si tratta di una squadra super-organizzata, con giocatori di qualità, in grado di mettere in difficoltà chiunque. Ed inoltre possono giocare per due risultati su tre e si schierano con una difesa a cinque in fase passiva. Dovremmo essere più bravi di loro e soprattutto non avere fretta di sbloccare il risultato. Non andare all’arma bianca perchè è peggio. Le partite durano novantacinque minuti e bisogna avere la pazienza di sapere aspettare il momento giusto per colpire. Ma sono sereno, i ragazzi lo sanno, li ho avvertiti. Prevedere il risultato finale, però, è un’altra cosa. Non sono in grado di farlo. Ed infine qualsiasi squadra fa fatica a sbloccare il risultato contro un avversario che chiude tutti gli spazi e si difende a cinque». 

Ma c’è di più. Mazzarri è un estimatore di Guidolin che spesso gli ha tirato brutti scherzi, anche quando allenava il Parma: «Guidolin è il classico allenatore che ti cuce le camicie addosso. Sa organizzare le proprie squadre come pochi. Ed è bravissimo nel motivare i suoi. Insomma dobbiamo tirare fuori tutte le nostre armi se vogliamo avere la meglio. E non possiamo contare solo sul gioco degli esterni, occorrono altri meccanismi di gioco e noi disponiamo anche di soluzioni per vie centrali. Saranno importanti i tempi di gioco e mettere in pratica determinante cose che non sto qui a dirvi, per giunta alla vigilia della gara». 

Mazzarri si trova in disaccordo con chi sostiene che il Napoli non riesce a cambiare pelle in corsa: «Quest’anno stiamo cambiando spesso e molti lo hanno anche sottolineato».

LE SCELTE– Rientrano tutti i titolari e sarà il Napoli-tipo quello che affronterà l’Udinese. Rientrano in pianta stabile De Sanctis, Campagnaro, Gamberini, Inler, Behrami, Hamsik, Cavani, lo stesso Pandev, nonchè i sue esterni titolari, Maggio e Zuniga. Un solo dubbio, quello del centrale difensivo che lui stesso provvede a sciogliere. «Fernandez è più giovane di Aronica e recupera più facilmente. Poi stiamo lavorando per il futuro e lui è l’alter ego di Cannavaro. Con il Psv era d’obbligo fare la rotazione ed impiegare i giovane. Ma guardate l’Arsenal con Wenger: perse quattro a zero con il Milan, optò per una politica di rinnovamento e quei giovani si sono riscattati ampiamente sfiorando la vittoria nella gara di ritorno. Purtroppo è da mettere in preventivo qualche passo falso. In Olanda abbiamo trovato un avversario motivatissimo e da quelle parti puntano tutto sulle coppe ma i nostri tifosi hanno realizzato le ragioni del nostro turn over ed i veri motivi di quella sconfitta per cui sono dalla nostra parte, sanno che il campionato è prioritario rispetto all’Europa League e saranno al nostro fianco più di prima con l’Udinese, anche su questo non ho dubbi. Si è creata una bella simbiosi tra noi e loro». 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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