Mazzarri: “Napoli, che carattere”

Il tecnico azzurro: "Frustalupi diventerà un grande allenatore"

Vero o falso: ma cosa importa? Era nel dirigibile, lassù, in quella terra di nessuno occupata da se stesso e da quella nuvola di fumo, laddove poteva essere, imprigionato e però libero, senza la possibilità di comunciare con il suo mondo. E cosa volete che sia, al novantacinquesimo, un piccola, amabilissima bugia sulla «camera d’albergo intasata dalle tante, troppe sigarette» . Vero o falso, cosa volete che valga il luogo in cui Mazzarri s’è bruciato la sua serata di gloria non repressa, perché alle undici e quindici lui è già in sala stampa, un jet umano che deve aver divorato i chilometri che separano da Castelvolturno, tanti e troppi: «E’ stata una grandissima partita, che abbiamo dominato. Abbiamo subito un cazzotto e poi abbiamo reagito, ma l’abbiamo fatto alla grande: prestazione di spessore, potevamo fare il quarto gol, se Cole non avesse salvato sulla linea. Sarebbe stato assai comodo, per il ritorno. Ma va bene lo stesso».

PAOLO, NON TI PREOCCUPARE – Il papà di un gruppo che ha trascinato Napoli nell’Olimpo ora è lì, a festeggiar con loro, e prima di tuffarsi nella gloria, il Mazzarri dolce, comprensivo, ha solo carezze per Paolo Cannavaro, il capitano d’una notte trasformata quasi in incubo, prima che divenisse un sogno vero: «Ho visto e rivisto il replay della tv e quell’errore è stato condizionato dal campo, da un falso rimbalzo. Mata s’è trovato il pallone sul piede ma non ne facciamo drammi, queste cose succedono e quando siamo andati sotto ho pensato che fosse una gara stregata, perché avevamo già costruito due palle-gol con Maggio e Cavani, sulle quali era stato bravissimo Cech. Ma noi abbiamo temperamento, siamo stati capaci di rialzarci, di reagire a quel pugno allo stomaco, al mento. Siamo stati una squadra vera, come da sempre accade, ed abbiamo ribaltata con autorevolezza la sfida, che pareva compromessa».

DEDICATO A VOI – La panchina, quell’oggetto per una serata misterioso, è stata di Frustalupi: e allora, la felicità per quel 3-1 viene dopo ad altro, ora; perché nella bolgia, pardon nell’orgia, bisogna avere tenerezza con chi ha condiviso ogni passaggio di questa scalata. «Il merito di questi risultati è del mio staff, che dà tutto e che è bravo. Frustalupi diventerà un grande allenatore, sa tutto, gli devo fare i complimenti per la gestione e per i cambi. E poi queste sono gratificazioni per ognuno di noi, nessuno escluso. Il napoli ha dimostrato di non mollare mai, di saper rimuovere qualsiasi ostacolo, anche il più complicato».

E ORA, (PRO)FUMO DI LONDRA – Il bello deve ancora venire, chissà, ma nelle pieghe di questo 3-1 serve ora la capacità di ammorbidire la festa, di riconsegnare alla normalità una città che lancia il suo sguardo lontano, persino ad un triplete in sedicesimi – quarti di Champions, finale di Coppa Italia e terzo posto in campionato – da blindare con la moderazione di Mazzarri: «Siamo in corsa su tre fronti ma siamo anche a rischio. Il calcio sa illudere e poi deludere, noi siamo coscienti delle difficoltà ma anche delle nostre potenzialità e lo abbiamo dimostrato pure con il Chelsea. Ma non andiamo troppo in là, prendiamoci questa vittoria che è stupenda, poi cominciamo a dedicarci all’Inter che arriverà qua domenica sera. La qualificazione ce la giocheremo a Stamford Bridge». Oh, yes…

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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