Mazzarri, come si vive «questa» Europa?
«Con lo stesso spirito con cui ci si avvicina ad una gara di campionato. Abbiamo dentro grande entusiasmo e, per quanto mi riguarda, ogni gara è una sfida. A me non piace perdere, mai».
Questa la affronta con il Napoli 2.
«Ho una rosa di ventidue elementi e la squadra che andrà in campo non rappresenterà una rivoluzione: siamo al cospetto di scelte, di una programmazione seria. Ci aspettano sei gare in diciotto giorni, domenica andremo a Catania, poi avremo la Lazio e la Sampdoria, che sono, fatti alla mano, imbattute come noi…E chiuderemo il ciclo terribile con Psv e Udinese. Penso che quando si arriverà alla sosta riusciremo ad avere un quadro preciso sulla nostra dimensione. Ma intanto va programmato questo periodo così intenso e noi siamo partiti per tempo, con idee precise».
Ci sarà spazio per chi ha giocato di meno.
«E’ già successo nelle amichevoli d’estate, affrontate con avversarie di lusso, che quelli che ritenete subalterni ai titolarissimi abbiano fatto. Contro l’Olympiakos avevamo quasi gli stessi undici che saranno impegnati con l’Aik. E stavolta ci saranno anche El Kaddouri e Mesto, che all’epoca non erano ancora qui. Voglio vedere come sta il ragazzo, che tenuta ha. Avrò a disposizione anche Uvini, ma so già che lui ha ancora bisogno di allenarsi. Per un difensore è più complicato inserirsi nei meccanismi, ha bisogno di qualche settimana in più».
Che avversario s’aspetta?
«L’etichetta dice già tutto: verrà a Napoli quella che è ritenuta la Juventus svedese. Ho letto le dichiarazioni di Hamrin, un grande della mia giovinezza che sa di calcio, e condivido ogni suo pensiero: ci attende un impegno difficile, contro uomini fisici e di corsa, che soprattutto in attacco non danno punti di riferimento. Guai sottovalutarli. Hanno eliminato il Cska, in trasferta sono belli da vedere e anche assai veloci e, soprattutto, sono più avanti di noi in campionato, dunque hanno più gamba. Confidiamo anche nei nostri tifosi, nel loro aiuto, nel sostegno di chi è chiamato».
E’ la serata di Vargas…
«Noto attesa intorno al ragazzo, del quale sono contentissimo per quello che fa. Gli è mancata la fortuna, nelle gare in cui è andato in campo: ripenso all’amichevole con il Bayern Monaco, nel peridoto di ritiro. Ma posso dire che gli sta mancando soltanto il gol, ma stia tranquillo e vedrà che arriverà pure quello. Il mio giudizio è positivo e sono convinto che prima o poi si sbloccherà. Sarà importante non caricarlo di pressioni».
Il pronostico è dalla vostra.
«Ma in campo poi bisogna giocarsela, perché l’unico giudizio che conta è quello della partita. Ci fa piacere essere considerati la squadra da battere, è un premio al lavoro compiuto in questi anni. Possiamo sentirci orgogliosi di quello che siamo stati in grado di realizzare e pure i risultati con Palermo, Fiorentina e Parma hanno confermato il livello della nostra crescita».
Il primo giorno, nel caso alla prima partita, si esprime un desiderio.
«Ovviamente, proveremo a superare il turno. Poi, quando la competizione diventerà ancora più competitiva, si vedrà. Però sarebbe un bell’omaggio a noi stessi e alla nostra gente andare avanti».
Stavolta niente pretattica….
«Aronica sta meglio e, dovesse confermare negli ultimi due allenamenti, giocherebbe lui. Altrimenti, largo a Cannavaro a destra. In panchina, essendo io squalificato, va Frustalupi: però ciò è un dettaglio, di lui, dei miei collaboratori, mi fido».
E’ ricominciata una «vecchia» storia: Mazzarri il Mourinho italiano.
«I paragoni non mi sono mai piaciuti, neanche quando ero giocatore. M’è toccato per un bel po’ sentirmi chiamare il nuovo Antognoni. Lasciamo stare, ognuno ha la sua storia».
La storia del Napoli dice che a Catania…
«Incontriamo sempre qualche difficoltà. E dunque, è indispensabile intervenire. Ma questo non significa che cambierà il nostro modo di affrontare la gara. L’Aik non perdoneranno disattenzioni, io li ho seguiti in video e sono convinto della loro pericolosità».
La fame non vi manca ma pure gli appuntamenti…
«Siamo da tre anni, ormai, impegnati su più fronti. Abbiamo progettato questa stagione in maniera diversa, rispetto al passato. E abbiamo costruito il Napoli tenendo presente tutti questi fattori. Sono convinto che chi scenderà in campo, saprà come comportarsi».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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