Insostituibile è una parola grossa. Ma ora Federico Fernandez in difesa è diventato sicuramente una garanzia. Questo sì, questo è certo. Benitez lo ha rasserenato, il compagno di reparto Albiol lo fa giocare con grande tranquillità. Il tecnico e il difensore centrale, due spagnoli vincenti, sono stati loro i segreti della rinascita dell’argentino. E stasera al Franchi un altro esame di fuoco contro l’attacco super dei viola. Impeccabile contro il Torino, come quattro giorni prima a Marsiglia in Champions League. Sicuro di sè, fiducioso nei propri mezzi, finalmente energico degli interventi, deciso, convinto. Fernandez ha messo da parte ansie e paure e sta giocando come nell’Argentina, anche lì al suo fianco c’è un difensore esperto, Mascherano. Oggetto misterioso negli anni con Mazzarri, difficoltà di adattamento di tutti i tipi, modulo compreso. Le poche chances giocate malissimo, partite troppo sentite e prestazioni sempre al di sotto della sufficienza. In verità l’avventura era cominciata male anche con Benitez, ha giocato in coppia con Cannavaro contro il Sassuolo al San Paolo nella serata del turnover eccessivo di Rafa. L’argentino affondò con il capitano e con tutti gli azzurri, Benitez è stato bravo a dargli poi fiducia contro il Livorno. Partita diversa, in campo quasi tutti i titolari, Fernandez giocò bene e cominciò ad acquistare fiducia. Poi la svolta definitiva con la bella prestazione in Champions League contro il Marsiglia, la vera e propria prova del nove. Non concesse nulla ma proprio nulla agli attaccanti dell’Om e, soprattutto, impostò sempre la manovra come vuole Benitez, cioè palla a terra. Il compito dei difensori centrali è fondamentale per sviluppare al meglio il possesso palla come vuole Rafa. Ora la Fiorentina di Montella, una squadra spettacolo. Non solo Pepito Rossi, tante soluzioni offensive. I viola pericolosissimi anche con l’inserimento dei centrocampisti. Non ci sarà ancora l’infortunato Gomez ma Fernandez dovrà comunque guardarsi da avversari pericolosi e al Franchi l’ambiente sarà surriscaldato. Anche al Velodrome i tifosi avversari si sono fatti sentire ma l’argentino non ha tremato. Lontane le incertezze dell’anno scorso. In estate era a un passo dall’addio, dalla cessione definitiva, dopo l’esperienza in prestito al Getafe. Invece è rimasto a Napoli, Rafa lo ha ricostruito e gli ha dato fiducia. Albiol in campo è un punto di riferimento importantissimo per lui, il compagno ideale che lo mette nelle migliori condizioni possibili per fare bene. E Fernandez non sta sbagliando più un colpo. Stasera a Firenze un altro esame. Severo. Ma ora Fernandez non trema più.
Fonte: Il Mattino
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