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Mazzarri: “L’importante era vincere”

Il mister partenopeo: "Per noi Cavani è un pilastro"

L’attesa è stata lunga ma alla fine la vittoria è arrivata al momento giusto: l’Udinese bloccata, il Napoli sbloccato. Walter Mazzarri riprende la sua corsa vincendo la partita che alla vigilia aveva definito la più difficile della sua gestione. Difficoltà tattiche e difficoltà psicologiche. Non è ancora un Napoli completamente ritrovato ma ora si può ricomninciare a pensare al futuro con un certo ottimismo. «Oggi era importante fare risultato» , dice il tecnico, tirando un sospiro di sollievo.

CONTRACCOLPI – Non si nasconde, Mazzarri: «La squadra aveva risentito delle tre sconfitte consecutive. Era importante fare risultato per ritrovare la serenità e la fiducia. Alla fine è venuta fuori anche una buona prestazione contro un Novara che non è stato per nulla arrendevole». Ha trovato la quadratura del cerchio per successive approssimazioni, d’altro canto non era facile surrogare gli assenti. Spiega: «Senza Lavezzi ho pensato di inserire un centrocampista in più per dare maggiore tranquillità ai difensori e agli uomini di fascia. Volevo avere più uomini in mezzo al campo perché è di lì che partono le azioni. Ieri siamo andati meglio dal punto di vista del gioco, è stato importante non prendere gol. Tutto positivo, addirittura meglio del previsto. Nei primi minuti si è vista una squadra più impacciata, quando perdi tre partite scattano meccanismi mentali. Dopo i gol si è visto la trasformazione, il 2-0 ci ha fatto giocare in tranquillità». 

CAVANI – Il sorriso ritrovato con i due gol della vittoria, si è però un po’ spento dopo, con le parole di Cavani, l’uomo che ha sbloccato il risultato. Mazzarri prova a gettare acqua sul fuoco e allontana i cattivi pensieri: «Cavani è un pilastro della squadra e come tale è considerato anche dalla società. In questo momento non ci sono problemi» . Non ci sono ma si intravedono o almeno li ha lasciati intravedere le parole dell’attaccante. E, allora, Mazzarri prudentemente precisa: «Nel calcio mai dire mai» . De Laurentiis ha fatto sapere che da Napoli non si muoverà nessuno, che Lavezzi ha una clausola rescissoria e che potrà andar via se qualcuno la pagherà. La strada è inevitabilmente quella dei giovani. Ieri ha giocato uno spezzone di partita Vargas, ha esordito Ammendola: «L’abbraccio del ragazzo alla fine mi ha commosso. Mi ha fatto piacere mandarlo in campo, l’ho portato spesso con noi. E’ bello far esordire i giovani, come feci giocare Insigne contro il Livorno. Ma non è facile far crescere i giovani qui perché ci sono pretese di alta classifica e i giovani per crescere devono vivere in un ambiente tranquillo e senza pressioni. A Napoli si vuole tutto e subito. Vargas? La società ha fatto un investimento ma bisogna dargli tempo. Sanchez per esplodere nell’Udinese ha impiegato cinque anni. Il talento di Vargas lo vedremo il prossimo anno». Un giovane, però, sembra pronto per il grande salto, lo ha dimostrato sabato sera con la maglia del Pescara contro il Padova: «Insigne è un ottimo giocatore, sta facendo grandi progressi. Dovremo valutare in estate con la società i programmi per l’intera rosa e anche per Lorenzo». 

PROBLEMI – La vittoria di ieri sera riapre prospettive interessanti, Ma non tutto è stato risolto. Aggiunge Mazzarri: «Spero che l’autostima riconquistata consenta al Napoli di terminare il campionato nel miglior modo possibile. Anche se la condizione atletica di alcuni giocatori non è la migliore: non siamo al top». Elogi per Dzemaili: «Sapevamo che il Novara si sarebbe messo un po’ come il Chelsea e Dzemaili ha svolto bene il suo compito; ha forza velocità, sa fare tutte e due le fasi».  

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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