Mazzarri, stavolta, passa per la sala stampa e le tv, perchè c’è bisogno di metterci la faccia e commentare una sconfitta che brucia. «Ma io guardo sempre la prestazione e per me è stata soddisfacente. Fuori casa non avevamo mai giocato con tanto piglio. Finchè siamo stati in parità numerica tenevamo in pugno la partita e giocavamo in assoluta scioltezza. Poi c’è stata quell’espulsione di Santana e tutto è cambiato. Eppure anche con l’uomo in meno ci siamo distesi bene ed avremmo meritato il pari. Ma nel calcio decidono gli episodi e questi ci sono stati a sfavore in occasione dei due gol subiti ma anche quel salvataggio sulla linea nel finale» .
Mazzarri è abbastanza sereno. Ma c’è qualcosa che non ha digerito nella direzione complessiva della gara. A Santana, due ammonizioni nel giro di pochi minuti mentre ad alcuni avversari non sono stati sanzionati interventi da cartellino giallo. «Ma io degli arbitri non parlo, lo sapete» , premette. Poi, dietro insisistenza, si sbilancia: «Quello che vorrei sottolineare è la mancanza di uniformità di giudizio. L’ho fatto presente anche al quarto arbitro. Se un nostro intervento irregolare veniva sanzionato con il cartellino giallo, doveva essere così anche per gli avversari. E questo non è accaduto. Dispiace e chiudo qui» .
Un pò maledice il turn over. Puntualmente prima degli impegni di Champions, il Napoli inciampa in campionato. Era successo con il Chievo Verona, con il Parma e stavolta a Catania:«Quando si gioca ogni tre giorni qualcosa si perde in quanto a lucidità. E la rotazione bisogna pur farla per affrontare impegni come quello con il Bayern che è una squadra galattica. Ma il turn over in questa sconfitta c’entra relativamente. Ci siamo comportati bene ed eravamo passati anche in vantaggio. Nella ripresa, poi, in inferiorità numerica abbiamo espresso una qualità di gioco superiore e tanta tenacia nel voler rimontare il risultato. Ho davvero poco da dire sulla prestazione dei ragazzi».
PERCHE’ SANTANA – Gli chiedono di Santana, la novità più rilevante della formazione schierata al «Massimino». Mazzarri gli ha chiesto di interpretare un ruolo inedito per risparmiare a Dzemaili, appena ristabilitosi da un infortunio, la seconda partita in tre giorni dopo l’Udinese. Spiega: «Santana è da quindici giorni che si sta allenando per giocare in quella posizione. E finchè è rimasto in campo non aveva demeritato. Anzi, si era espresso più che bene. Poi è arrivata quella seconda ammonizione… Ma se dovessi averne ancora bisogno, se ci fosse di nuovo la necessità, lo schiererei senza problemi in quella zona del campo» . Intanto procede bene il recupero di Gargano. E da oggi, oltre a Pandev anche Britos si allenerà con il gruppo. Ma al concetto della coperta-corta, Mazzarri non si sottrae: «Questi siamo e con questi bisogna affrontare al meglio due competizioni, una più importante dell’altra, la Champions ed il campionato. Ed i ragazzi stanno dando tutto» .
MAESTRO ED ALLIEVO – Subito chiarito un equivoco sorto al fischio finale dell’arbitro Celi. Montella stava andando a salutare Mazzarri quando l’allenatore del Napoli è scappato nello spogliatoio: «Ma poi sono andato a cercarlo io per salutarlo e fargli i complimenti. Lui pensava forse che io ero arrabbiato per il risultato al termine della partita. Montella sta facendo bene a Catania, avevo visto anche dei filmati precedenti e la squadra si era espressa altrettanto bene con la Juve e l’Inter. Contro di noi aveva inserito degli attaccanti brevilinei per crearci dei problemi ma in avvio siamo stati noi a crearli a loro ed anche nella ripresa» . Da oggi si pensa alla Champions. Intanto c’è già da recuperare terreno in campionato. Ma Mazzarri l’aveva messo in preventivo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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