«Ho sbagliato io, non ho preparato a dovere la partita come altre volte, sono stato meno pignolo del solito. So io cosa ci siamo detti in mattinata. E non avrei dovuto mandare allo sbaraglio questo ragazzo appena arrivato dal Cile, mi sono lasciato prendere anche io dall’entusiasmo dell’ambiente che ha circondato il suo arrivo. Dovevo aspettare, magari inserirlo a partita in corso, negli ultimi venti minuti come avevo fatto con altri, invece, mi ha tradito la frenesia di volerlo vedere subito all’opera».
PENSIERI- Mazzarri parla delle motivazioni non trasmesse allo spogliatoio nel modo giusto e poi dell’impiego di Vargas. L’allenatore comincia così una lunga autocritica, inusuale per uno come lui: «Non succederà più, la prossima volta mi regolerò come ho sempre fatto: caricherò al massimo i ragazzi alla vigilia perché siamo una squadra giovane e suscettibile di ogni piccola variazione, se non giochiamo come sappiamo fare, con quella paura addosso di perdere contro chiunque, rischieremosempre. Nel calcio moderno e in quello italiano in particolare se non giri a mille puoi andare incontro a difficoltà e fare brutte figure con chiunque. Stavolta siamo stati bravi e fortunati nel rimediare la partita nel finale con Pandev ma poteva andare anche peggio. Nel primo tempo siamo stati davvero contratti ed impacciati, eravamo molli e poco incisivi ed in questo contesto anche Vargas non ha potuto esprimersi come sa, avrei dovuto prevederlo».
VARGAS- L’allenatore si sofferma sull’impiego del cileno: «Un allenatore esperto come me non deve incorrere in certi errori. Quando si inserisce un giocatore nuovo non è questione di volontà o di impegno, ma si tratta di conoscere i movimenti dei compagni, sapersi districare negli schemi, è normale che se tutto questonon c’è diventa impossibile esprimere le proprie qualità». Mazzarri però è contento dell’acquisto:« Ci mancherebbe altro. Vargas è un ottimo elemento, lo conoscevo, l’altra volta è sorto un equivoco su una mia affermazione, sono contento che la società lo abbia prelevato fin da ora, ma si tratta di un arrivo per giugno, il ragazzo deve maturare, conoscere il calcio italiano, inserirsi negli schemi, ambientarsi».
ALLA RIPRESA- Intanto preannuncia un discorso alla squadra per oggi, alla ripresa degli allenamenti: « Esamineremo insieme questa prestazione, è opportuno capire il perché di quel primo tempo e il perché di questa prestazione. Con il Bologna dobbiamo tornare quelli di prima, giocare con la dovuta determinazione e cattiveria agonistica, altrimenti corriamo il rischio di trovare altre difficoltà» . Gli chiedono il perché dell’incontro con l’avvocato Bozzo: il preludio di un distacco dal Napoli? « Rispondo solo a domande di calcio. Sarò anche libero di incontrare chi voglio e di parlare di affari personali? In questi giorni sono venute fuori cose assurde ed io sono stanco di questo grande fratello continuo e di chiacchiericci fuori posto».
Mazzarri ha apprezzato il ritorno al calcio giocato di due giocatori che finora non avevano potuto esibirsi a causa di lunghi infortuni, Britos e Donadel: « Ma io li conoscevo, so cosa possono dare, sono stati solo sfortunati nell’essersi fermati quando il campionato non era ancora cominciato».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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