Azzurri a Novara dopo l’impresa Champions, il tecnico chiede tre punti per non perdere altro contatto dalle prime posizioni: ”Ci sono tante partite e può succedere ancora di tutto. Spero solo non ci sia appagamento per la qualificazione agli ottavi”. Poco turnover, dubbio Inler, Pandev in campo al posto di Cavani
La cosa più difficile è voltare pagina, dopo la grande festa in Europa. “Ho detto subito che pensavo già al Novara, è possibile che dopo un’impresa come quella di Champions League possa mancarci qualcosa. Ho dato un giorno libero ai giocatori proprio per questo motivo, per aiutarli a staccare la spina. Ma da oggi tornerò il solito martello, questa trasferta è una grossa insidia, per il nostro cammino in campionato”. La rincorsa del Napoli riparte dal quinto posto, con un handicap messo insieme anche per le fatiche di Coppa. “Infatti il rammarico più grande è la partita contro la Juve: se non fossimo stati tanto stanchi, nel finale di gara con i bianconeri, sono convinto che non ci saremmo fatti sfuggire quella vittoria”, tira le somme il tecnico azzurro, senza peraltro precludersi la possibilità di una rimonta. “A questo punto della stagione può ancora succedere tutto: nel bene e nel male. Dipende solo da noi. Ci sono ancora tanti punti a disposizione e con una serie di successi possiamo raggiungere anche le prime, se non ci sarà l’appagamento per il risultato conquistato mercoledì scorso in Spagna”.
E’ da li che Mazzarri intende ripartire, mettendo però momentaneamente da parte la Coppa. “Siamo stati la squadra italiana che ha fatto più punti, giocando oltretutto nel girone della morte. I santoni sono serviti: il nostro calcio è studiato in tutta l’Europa. Ma alla Champions non voglio pensare più
fino a febbraio, al massimo commenterò per un attimo il sorteggio. Adesso ci sono solamente il campionato e la Coppa Italia”, prova a voltare pagina l’allenatore, spostando l’attenzione sul posticipo di domani in Piemonte. “Dovremo entrare in campo a Novara come abbiamo fatto con il Villarreal. E’ questo il modo migliore per andare avanti. L’erba sintentica non rappresenterà una insidia: ci abbiamo già vinto a Cesena. Per una squadra forte tecnicamente può essere un vantaggio, visto che non ci saranno falsi rimbalzi”. Il vero problema per gli azzurri è la stanchezza. “Alla quarta sfida di fila c’è bisogno di tirare il fiato, lo confermano i dati scientifici. Inler ha l’influenza e sta giocato in sofferenza da un po’, per il dolore alla costola. Maggio e Zuniga sono in ballottaggio, mentre Dossena ci sarà dal primo minito e anche Pandev: è un grande attaccante all’altezza dei primi tre che schieriamo di solito. Devo soltanto decidere al posto di chi”. Gli indizi portano a Cavani. “Senza di lui abbiamo già segnato tre gol alla Juventus”. Lavezzi sembra invece intoccabile, nonostante sia diffidato. “Non facciamo calcoli su questo, se il Pocho sta bene gioca. Il suo ruolo è meno usurante”.
Il calendario fino a Natale sembra in discesa. Mazzarri non si fida, però. “Il Napoli è una squadra particolare, dipendiamo da noi stessi, più che dagli avversari. Dipende da come applichiamo i nostri meccanismi. Siamo stati capaci di battere delle super potenze in Europa e in Italia, ma anche di toppare contro avversari meno prestigiosi. E non so perché”. Entro domani sera occorre la risposta.
Fonte: Repubblica.it
La Redazione
M.V.
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