«Sto bene, ringrazio i tifosi per l’affetto. Anche se sono un personaggio pubblico non devo dar conto della mia vita privata, potrei andare a fare un giro e non sono tenuto ad informare nessuno», dice Mazzarri, chiedendo rispetto della sua privacy e chiudendo definitivamente la parentesi medica sulle sue condizioni dopo i controlli cardiologici di inizio settimana. E l’allenatore rassicura soprattutto sulle condizioni e sulla voglia del Napoli. «Contro il Dnipro vogliamo vincere, mi aspetto una grande partita». L’Europa League non sarà mollata: il Napoli a quota tre nel girone e reduce da due ko esterni vuole rilanciarsi. Stasera gioca Cavani dall’inizio, il Matador è l’arma in più per battere la formazione ucraina capolista del girone a punteggio pieno. Elemento importantissimo anche se il tecnico allarga il discorso a tutta la squadra. «Non credo che questa squadra sia dipendente solo dal Matador. È il finalizzatore principale ma i compagni lavorano molto per lui. Altri sono in grado di fare gol. Pandev può migliorare, Insigne sarà protagonista, Vargas ha segnato la tripletta all’Aik Solna». E stasera gioca anche Vargas, preferito ad Insigne, anche se è presumibile una staffetta. E gioca anche Aronica, l’altra indicazione di formazione data dal tecnico. «Anche Buffon ha fatto un errore l’anno scorso contro il Lecce. Può succedere a chiunque, stanno capitando tante circostanze tutte quante insieme», ha detto il tecnico ieri mattina in conferenza a Castelvolturno. Vargas gioca da seconda punta. Aronica invece verrà impiegato nella linea difensiva, da centrale, con Britos, al rientro dopo due mesi, a sinistra e Fernandez a destra. Questa soluzione preserverebbe dall’inizio sia Cannavaro che Campagnaro. Esterno altro a sinistra ancora Dossena. «Non esiste un Napoli due, di volta in volta scelgo la formazione che ritengo più adatta». La priorità però è il campionato e a confermarlo è stato lo stesso Mazzarri. «Bisogna fare delle scelte. Non credo che passare il turno in Europa League ma avere sette punti in meno in campionato avrebbe fatto piacere. Tutto non si può fare e vedremo alla fine dove saremo arrivati. Con il Dnipro vogliamo fare una partita di grande sostanza e dico ai tifosi di starci vicino come hanno sempre fatto. In Europa comunque siamo ancora in corsa». Il Napoli che Mazzarri giudica vivo e pimpante riavvolgendo il nastro del campionato e soprattutto delle ultime partite. «Se le sei vittorie fossero state distribuite in maniera diversa non si sarebbe parlato di queste difficoltà. Col Torino è stata una gara anomala, anche le altre avversarie sono state costrette a giocare in questo modo contro di loro. È andata così, il pari è arrivato per un episodio negativo arrivato poco dopo che abbiamo fallito il gol del 2-0. A Bergamo il secondo tempo mi ha ricordato quello dell’anno scorso contro la Lazio quando c’era anche Lavezzi. Con l’Atalanta abbiamo fatto meglio che contro la Fiorentina o la Sampdoria. Sono momenti così in cui ti gira storto, l’unica cosa che si può fare è aumentare l’attenzione e essere ancora più concreti». Il Napoli che definisce carico proprio come lui. «Non è vero che il ko contro la Juve ha creato contraccolpi negativi. È sempre lo stesso Napoli, quello di sempre».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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