È solo il primo giorno, il primo allenamento. Ma è già cominciata la cura Mazzarri, quella del ritiro, subito massima concentrazione e spazio alla tecnica. Spunta il pallone con gli azzurri divisi per reparto nelle esercitazioni sui tiri al volo, prima i centrocampisti, poi i difensori, infine gli attaccanti. Quest’anno bisogna andare ancora più di corsa, il primo appuntamento ufficiale, la Supercoppa a Pechino contro la Juventus è fissato ad appena un mese di distanza, l’11 agosto. E allora già tutti sul «pezzo», breve discorso del tecnico al gruppo nello spazio a bordo campo allestito per la palestra. E poi via all’atletica con il preparatore Pondrelli. Mazzarri si siede a bordo campo per seguire da vicino il lavoro svolto in una «mini gabbia» da venti metri, una ventina di minuti avanti e indietro senza fermarsi mai nello spazio delimitato dai «cinesini». Il tecnico segue i primi sei azzurri nell’esercitazione, sei del vecchio gruppo, sei centrocampisti: Hamsik, Inler, Dzemaili, Gargano, Dossena e Zuniga. E poi si incolla a loro nelle esecuzioni al volo,cioè dà subito spazio alla tecnica e chiede la massima convinzione nelle conclusioni, sia di piede che di testa e si rivolge soprattutto a Zuniga. Tirato alucido il tecnico, capelli corti, abbronzato, in perfetta linea, come l’anno scorso anzi ancora di più. La vacanza in Sardegna a Porto Rotondo per staccare la spina e tornare concentratissimo al lavoro, questa la ricetta dell’allenatore toscano. Mazzarri attende da un momento all’altro i nuovi arrivi. i tre acquisti richiesti alla società per il potenziamento dell’organico. E in attesa dei nuovi lavora su tutti quelli che ha già a Dimaro,i «vecchi» e i giovani. Nel primo allenamento si è entrati già nel vivo e ci si tufferà da oggi nel lavoro duro, con doppie sedute per sette giorni di fila e cioè fino al primo test amichevole in programma martedì prossimo contro la Rappresentativa Trentina in attesa dell’amichevole di lusso con il Bayern Monaco del 20. Effettuati i test,il lavoro di Pondrelli proseguirà sulla pista d’atletica del campo sportivo di Dimaro e tra i boschi con le terribili ripetute, tracciati durissimi che l’anno scorso videro trionfare Maggio, quest’anno assente e che si unirà con l’altro nazionale azzurro De Sanctis al gruppo solo il 24, al rientro a Castelvolturno (Cavani si aggregherà dopo le Olimpiadi). Il primato se lo potranno contendere Dossena e Dzemaili, anche loro due fortissimi nella corsa sullo sterrato. E da oggi si parte con il lavoro tecnico-tattico a coppia, cioè due azzurri per ruolo a ripetere lo stesso esercizio. Lavoro per reparto e poi d’insieme,esercitazioni di squadra per affinare i movimenti collettivi. Lo schema sarà quello solito con i punti cardini di Mazzarri, la difesa a tre, i due mediani a protezione e gli esterni di fascia. E poi c’è attesa per le esercitazioni offensive, per l’attacco. Senza Cavani, la punta centrale sarà Pandev, da verificare la posizione di Hamsik, sugli esterni Insigne e Vargas. In attacco senza Lavezzi potrebbe variare qualcosa, ora le punte hanno caratteristiche diverse da quelle del Pocho.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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