Mal d’aria e problemi d’alta quota. Gira la testa dopo la partita con il Catania. Da Larrivey a Spolli, passando per Drogba, Terry e Lanzafame. E poi Zaccardo e Di Natale. Uomini ed errori. Galleria di gol collezionati dal Napoli in situazioni con palla inattiva – calci d’angolo innanzitutto – o sugli sviluppi di cross dalle fasce. C’è poco da fare: il problema c’è, si vede, ed è il punto sul quale Mazzarri insisterà ancora. Soprattutto verso la Juve.
CINQUE DITA – E allora, l’analisi. E l’allarme lanciato dal tecnico in persona dopo la rete di Zaccardo a Parma e il 6-3 con il Cagliari: Larrivey ne infila tre di testa, in beata solitudine davanti a De Sanctis, alla vigilia della sfida con il Chelsea. Dove prima Drogba e poi Terry spaccano il cuore dell’area azzurra sfruttando la libertà su cross da sinistra e angolo. Brindisi anche per Di Natale a Udine, dopo un altro traversone da sinistra e un palo colpito da Pinzi di testa; Spolli (angolo) e Lanzafame (pasticcio da angolo). Eccezion fatta per la semifinale con il Siena, nelle ultime cinque partite sono piovuti palloni come schiaffoni a cinque dita.
LA TATTICA – Il problema? Ci sono sempre diverse concause, alla base di un gol incassato, soprattutto su contropiede o su azione, ma il più evidente emerge sui calci piazzati: cattiva interpretazione individuale della marcatura a uomo. Sì, quando c’è un calcio d’angolo o una punizione nei pressi dell’area, il Napoli marca a uomo. Ma nell’ultimo periodo è la disattenzione nel controllo dell’uomo stesso (vedi Campagnaro-Spolli) a farla da padrone. La distanza eccessiva del marcatore dal proprio avversario diretto.
I CORRETTIVI – Cali di concentrazione, insomma. E di certo anche un’impostazione singola sbagliata in queste circostanze. Mazzarri, dicevamo, fa cimentare i suoi in autentiche full immersion basate sullo studio, e dunque sulla visione delle fasi salienti, e sulle applicazioni pratiche in campo. Prove di marcatura e posizionamento. Che, da domani alla ripresa, saranno nuovamente il piatto forte. Soprattutto in vista della sfida con la Juve e i suoi abili saltatori: Chiellini, Caceres, Bonucci e Barzagli, oltre agli attaccanti, sono acrobati più che pericolosi.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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