Il trucco c’è e fa niente se non si vede: Napoli punti 30, quinto attacco e seconda difesa del campionato; Pescara punti nove, la peggior retroguardia e le punte più anemiche. «Ma nessuna partita è facile» . Il trucco c’è e si vede: perché in questa vigilia insolita d’una gara in un orario stranissimo, nel menù di giornata di Mazzarri, entra persino un pizzico di pepe che infiamma il duello a distanza con la Vecchia Signora: «E’ la più forte, ma noi finora non siamo stati inferiori a nessuno» . Un po’ il Pescara, forse: e forse è un trucco (per tener su il Napoli).
In teoria, ma solo in teoria, sarebbe una formalità.
«In pratica invece è un rischio. Queste sono le vere trappole del campionato, ma i ragazzi sanno come la penso e hanno capito: il Pescara non avrà nulla da perdere, è una buona squadra come dimostrato con la Roma. Va rispettata e la rispetteremo».
Parola di Bonucci: l’anti-Juve siete voi.
«Io penso esclusivamente a tirare fuori il massimo da questo Napoli, spero che alla fine della gara odierna i ragazzi possano meritare l’applauso della gente. I risultati spesso deformano la realtà, perché io continuo a dar precedenza alla prestazione. E Cagliari, sia chiaro, non rappresenta una svolta: solo una partita vinta».
Ma la vostra considerazione, all’esterno, è cresciuta.
«Abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, abbiamo perso solo due gare su quattordici. Pure con la Juventus siamo andati bene ma ci hanno sconfitto gli episodi. I bianconeri restano i più forti ma noi non meritavamo di perdere».
Indizi di formazione: dopo Campagnaro, sta per uscire un alto senatore, Maggio.
«Semplicemente perché ha un problemino muscolare e non ha potuto fare gli schemi. E ciò mi mette apprensione. Christian ha una fisicità particolare, ma resta una pedina fondamentale: però pure lui può vivere un momento di minor splendore».
Alle spalle della “Signora” c’è un bel gruppetto.
«E chiunque può essere una protagonista di questo campionato che resta maledettamente difficile. La Fiorentina è quella che mi ha colpito più di ogni altra, è forte e lo sta dimostrando».
A proposito di sorpresa, Insigne rientra nella categoria.
«Ha stupito anche me, perché c’era il rischio che, da napoletano, avvertisse la pressione. Invece se ne frega di tutto, ha spalle larghe e pensa solo alla squadra. Non tiriamolo dentro a inutili paragoni: una cosa è la B, un’altra è la A ad alti livelli».
Ha ritoccato vari settori, tra cui la difesa.
«Britos sta bene ed è importante. Peccato si sia imbattuto in un altro infortunio, che gli ha sottratto tempo. Ma la vera rivelazione del reparto è stata Gamberini, che ha dato sicurezza a tutti».
Lavezzi non perde occasione per inviare saluti…
«Lo saluto con altrettanto piacere, sono contento di ciò che ha detto. Spero tanto che vinca il titolo…».
Vocine di mercato: a Quagliarella non dispiacerebbe tornare…
«Ma io di queste vicende non parlo. Fabio è comunque un giocatore importante e ogni allenatore vorrebbe sempre calciatori del genere».
C’è un nuovo Vargas in questo Napoli.
«Deve concludere di più e diventare anche più cinico, più egoista. E’ già migliorato e adesso ha anche capito che deve lottare».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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