Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli:
CAGLIARI CONSERVATIVO O VIA ALLE SPERIMENTAZIONI? – «Bisognerà essere attenti sulla fase passiva, se lasci palleggiare il Napoli ti gira la testa. Hanno ricambi, hanno ritrovato i loro giocatori. I ragazzi sanno già cosa ho detto, vediamo se saranno bravi».
ALLENATORI RIVALI – «Con lui ho fatto addirittura il corso di seconda categoria, mangiavamo insieme. È acqua passata, abbiamo un buon rapporto. Siamo diversi. Chiaro che ognuno di noi cerca di battere l’altro».
IL PUBBLICO – «Già la prevendita è numerosa. Mi aspetto un grande aiuto. I tifosi sono sempre stati eccezionali. Contro il Napoli abbiamo bisogno del nostro pubblico per tutta la partita. Abbiamo bisogno del loro incoraggiamento».
LOTTA SALVEZZA – «Non guardo gli altri. Mi concentro al massimo sulla nostra squadra. Dobbiamo fare il possibile e l’impossibile per fare punti. La partita a Empoli, senza quei quindici minuti buttati, era da vincere. Abbiamo permesso di farci male, abbiamo rischiato di prendere anche il secondo gol. Le partite sono sempre di meno, bisogna fare un salto di qualità e di maturità».
BASELLI DAL PRIMO MINUTO? – «Io penso che ora stia bene. Con i cinque cambi siamo 15, 16. Sono tutti titolari. Abbiamo avuti tanti giocatori con qualche problema. Cercherò di mettere in campo quelli che mi danno più certezze. Devono essere tutti pronti»
COSA CAMBIA SENZA LOVATO? – «È molto importante per noi ma anche senza di lui abbiamo fatto bene. Devo capire, chi, per caratteristiche, può sostituirlo. Ultimamente molti ragazzi hanno fatto bene».
NAPOLI E PASSATO – «Avete visto come mi sono calato nella realtà Cagliari. È l’unica cosa che conta. Quando sono arrivato, pensavo sarebbe stato più agevole fin dall’inizio. Invece c’è voluto più tempo, ora stiamo facendo quello che piace a me. Dobbiamo portare il Cagliari fuori da questa situazione, il resto non conta»
RECUPERI – «Oggi proveranno tutti ma hanno saltato troppi allenamenti. I cali di concentrazione? Non è un fattore atletico, è una questione mentale difficile da spiegare. La squadra deve arrivare pian piano a conquistare questa malizia. Abbiamo ringiovanito di molto la rosa e a volte i ragazzi pagano questi momenti particolari. Devo essere più presente anche io e dare fiducia al gruppo anche negli allenamenti».
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