Il sogno (cinese) di una notte di mezza estate può continuare nel segno di una doppia vittoria: quella con il Bordeaux, liquidato in scioltezza, e quella con il destino. Sì, perché ieri le stelle hanno davvero baciato il Napoli, dal San Paolo a Cardiff: Mazzarri ha assaporato il quinto successo in altrettante partite e, soprattutto, riavrà Cavani. Ahilui, certo, perché l’Uruguay è stato eliminato e la sua avventura ai Giochi è finita, però buon per gli azzurri, inutile girarci intorno: a Pechino, in Supercoppa, ci sarà anche lui. « Sì, sono felice per noi ».
SIGNORILITA’ – E allora, il brindisi. Doppio, dicevamo, perché ieri il tecnico azzurro ha potuto festeggiare sia gli ulteriori passi avanti, di crescita e di rodaggio, registrati dalla squadra contro i francesi, prossimi (potenziali) avversari in Europa League, sia il ritorno del Matador: « Mi dispiace molto per Edi, perché è ovvio che non posso godere della sconfitta del suo Paese, però allo stesso tempo sono contento di poterlo riavere con noi. A disposizione per la finale con la Juve ». Signorilità e sincerità.
RE GORAN – Pantalone scuro e polo bianca, Mazzarri sembra un giocatore di golf. E con la medesima precisione salta da un campione a un altro. Goran Pandev. Goranzia. Garanzia assoluta: « Nella mia carriera ne ho allenati pochi come lui. Ho conosciuto pochi calciatori della sua classe e con le sue giocare: è un leader sia in partita, sia in allenamento. E’ ascoltato e seguito da tutti. E’ impossibile non volergli bene: è un grande esempio per i giovani. Deve solo migliorare la condizione fisica ». E poi, a Pechino, sarà pronto a mettersi al servizio di Cavani, che probabilmente si aggregherà subito alla squadra: al massimo un paio di giorni di relax, cosa neanche certa, e poi via, pronto per raggiungere la Cina insieme con i colleghi.
LA FIDUCIA – Non ha invece convinto il giocatore di nome, Edu V.: ha scritto così, dietro la maglia, Vargas. Non è ancora in palla, nonostante la buona, buonissima volontà. Mazzarri lo incoraggia: « Ha giocato un’ottima partita, gli è mancato soltanto il gol. Gli serve fiducia, speravo segnasse ». Sì, vero, gli serve una buona iniezione di autostima.
L’ORGOGLIO – Quella della squadra, invece, continua a crescere. Vittoria dopo vittoria: « Il risultato non conta granché, è piuttosto relativo, però è ovvio che è sempre meglio vincere. La cosa che m’inorgoglisce, comunque, è che anche il Bordeaux, per sfidarci, s’è schierato con la difesa a tre, per la prima volta in assoluto. Questo significa che il nostro calcio è apprezzato anche in Europa. Siamo rispettati e temuti, e tutti cercano sempre delle contromisure per affrontarci ». Giudizio complessivo? « Sul piano tattico ci siamo mossi bene, meglio, eccezion fatta per i primi venti minuti. Buona amichevole, comunque ». Appuntamento a sabato, allora: si gioca alle 21 con lo Sporting Braga.
BENTORNATO – Di certo toccherà a Goran il Conquistatore. Con Cavani o Insigne, chissà, ma lui ci sarà: « Sto facendo del mio meglio per aiutare la squadra, ogni vittoria è importante. Il quinto gol? Beh, non conta chi segna ma soltanto mettersi al servizio dei compagni ». La testa è già alla Juve: « Stiamo facendo di tutto per prepararci al massimo: vogliamo portare la Supercoppa a Napoli. Cavani? Mi dispiace per lui, ma per noi è fondamentale: mi fa piacere che sarà presente a Pechino, per una partita importantissima ».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.