Volata Napoli per riconquistare la zona Champions, oggi la sfida con il Lecce. L’allarme di mistero Mazzarri: attenti, il mercato ci può distrarre. «Le voci di mercato? Fanno parte del nostro mondo, un Grande Fratello sempre acceso, io e i giocatori – dice Mazzarri – siamo abituati. Ora però Cavani non lo distraete troppo, ci sono cinque partite e la finale di coppa Italia…». Doppia trasferta, quattro giorni in ritiro, prima Lecce e poi Roma. Nessuna novità di formazione: «Massima attenzione al Lecce, è in forma e ha entusiasmo». «Il nostro intento è arrivare il più in alto possibile e affrontiamo sempre le partite puntando a vincerle tutte. Reja ci considera favoriti per il terzo posto? In questi giochini non ci casco, non rispondo». Sulla corsa al terzo posto Mazzarri dice: «Perdere a Torino con la Juve con uno o quattro gol non fa differenza. La Roma ha alternato vittorie e sconfitte, meglio che pareggiare. Forse anche le altre in lotta per il terzo posto sono un po’ in calo, l’Inter è migliorata sui risultati con Stramaccioni. Dobbiamo pensare solo a noi stessi sapendo che vinciamo solo giocando bene. E poi in un finale di campionato si affrontano squadre con motivazioni diverse a seconda degli obiettivi». Il tecnico azzurro ribadisce ancora con più forza i concetti di sempre. Soprattutto mette in guardia il Napoli sulle difficoltà che troverà a Lecce. «Il Lecce è una delle squadre più in forma del momento, nel girone di ritorno ha fatto gli stessi punti nostri e dell’Udinese. In avanti ha giocatori importanti come Di Michele, Cuadrado, Muriel. Un mix giusto tra giovani e esperti, a centrocampo conosco bene Del Vecchio e Blasi».
Sereno Mazzarri, stavolta aggiunge qualche parola in più al concetto espresso da sempre sulla sua volontà di onorare il contratto. «Il mio contratto scade nel 2013, va da sè dire che voglio rispettarlo e voglio rimanere. L’allenatore ora è un manager, una cosa diversa rispetto ai calciatori. Questo gruppo mi vuole bene e lo dimostra. A fine stagione si fanno i bilanci e il nuovo anno riparte da quanto fatto in quello precedente. Come sempre, al di là del contratto, ci si metterà a tavolino e si programmerà la nuova stagione senza dimenticare che le linee programmatiche le traccia sempre le società». Programma tecnico delineato da tempo con la riconferma del direttore sportivo Bigon, l’accordo sulla parola con il presidente risale a più di un mese fa. «Sono contento che le persone che hanno lavorato con me abbiano avuto fiducia e mi riferisco a Bigon. Per me è un dirigente anche Santoro, mi ha aiutato nella gestione della squadra, qualcosa in più di un team manager e meriterebbe anche lui di essere riconfermato».
Capitolo Cavani. «Per me è un pilastro del Napoli, lo ha detto anche il presidente. Le voci di mercato fanno parte del nostro mondo, un Grande Fratello sempre acceso, io e i giocatori siamo abituati. Ora però Cavani non lo distraete troppo, ci sono cinque partite e la finale di coppa Italia». Doppia trasferta, quattro giorni in ritiro, prima Lecce e poi Roma. La prima volta che accade con Mazzarri. «La decisione è stata presa per ottimizzare al meglio il recupero dei calciatori, ci sarà al seguito del gruppo tutto lo staff medico oltre agli altri. Non siamo al top e faremo in modo che tutti possano rendere al massimo». Chi non sta ancora bene è Lavezzi, niente Lecce per il Pocho, il problema muscolare non è stato ancora smaltito. Si va verso la riconferma in blocco della squadra che ha battuto il Novara. «Sono stati fatti altri accertamenti clinici, Lavezzi non è ancora disponibile. L’orientamento è riconfermare gli undici che hanno giocato contro il Novara. Ho visto dei passi avanti e devo ringraziare il pubblico che ci è stato vicino. La volontà non è mai mancata, abbiamo difettato in lucidità, quando perdiamo stiamo male. Qualcuno suggeriva di cambiare il modulo, la squadra si è espressa sempre su buoni livelli giocando in un certo modo, gli esterni sono fondamentali ed è stato importante ritrovarli».
La crescita di Zuniga, uno degli aspetti che Mazzarri sottolinea sempre con grande orgoglio. «E’ cresciuto tantissimo, fa bene sia la fase offensiva che quella difensiva. Se sta bene può marcare chiunque, deve solo migliorare nello stacco, proprio due giorni fa gli ho dato altri due-tre suggerimenti, può migliorare ancora e diventare tra i giocatori più importanti a livello internazionale».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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