La fiondata di Hamsik, il rigore di Cavani e il colpo di Dzemaili hanno consegnato al Napoli la qualificazione in Champions League. Secondo posto, così in alto la squadra non arrivava dalla primavera del ’90, l’anno del secondo scudetto: c’era Maradona, che ieri sera ha inviato da Dubai un affettuoso complimento ai ragazzi di oggi attraverso il suo avvocato napoletano Pisani. Orgoglioso come tutto il popolo azzurro. L’ultimo e decisivo atto di forza della stagione è stato compiuto a Bologna. Legittima la festa che lo straordinario Marek, l’implacabile Matador, il centrocampista svizzero diventato bomber e i loro compagni si sono dedicati alla fine. La partita è stata di relativa sofferenza nel primo tempo, poi gli azzurri l’hanno addomesticata e spenta con la qualità dei fuoriclasse. Mazzarri ha effettuato un minimo di turnover, dando spazio a Rolando e Insigne, che ha illuminato la sua serata con l’assist a Cavani a metà ripresa. Il Napoli non è sceso sul piano del Bologna e di un’eccessiva aggressività. È stato lucido e ha cercato di colpire due volte nel primo tempo. La ripresa è stata aperta dalla rete di Hamsik, campione che sa abbinare qualità e fatica. Poi, il rigore di Cavani e l’ennesima prodezza di Dzemaili, che negli ultimi tre mesi ha tenuto una media da attaccante vero.
Questa vittoria – la quarta consecutiva – è il sigillo ad un campionato strepitoso e ad una qualificazione Champions ampiamente meritata. Il Napoli ha saputo costruire il risultato non soltanto grazie ai suoi fenomeni Cavani e Hamsik, ma ad una squadra che è cresciuta durante la gestione-Mazzarri, con il sostegno della società che ha un’organizzazione snella e un presidente che sa scegliere il momento opportuno per intervenire. A metà marzo, dopo il ko a Verona, De Laurentiis entrò negli spogliatoi di Castelvolturno per ricaricare i giocatori: da allora, la squadra non ha sbagliato un colpo.
Festeggiato il piazzamento Champions, arriva il momento dei vertici societari e delle decisioni sul futuro. Non c’è un tifoso che non pensi al destino di Mazzarri e di Cavani. È auspicabile la riconferma di questo tandem che ha guidato il Napoli ai vertici del calcio italiano, come dimostrano i posizionamenti negli ultimi tre campionati. Un autorevole progetto tecnico, al di là dell’aspetto economico, riuscirà a convincere entrambi? I primi rinforzi – De Laurentiis ne ha annunciati ben cinque nelle scorse settimane – sarebbero Mazzarri, che conosce il Napoli meglio di se stesso, e Cavani, che va convinto con argomenti concreti, perché ha voglia di vincere. Lo scudetto è il prossimo bellissimo passo che questo club e questa tifoseria meriterebbero.
Mazzarri ha chiesto ancora un po’ di tempo prima di incontrare De Laurentiis e di comunicare la sua decisione. Ma con lucida freddezza, dopo aver festeggiato con i giocatori e i collaboratori più stretti, ha lanciato un messaggio chiaro: per vincere lo scudetto servono i campioni. Li aspetta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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