Terzo successo consecutivo e il Napoli è ancora più antipatico. Ci teneva Walter Mazzarri ad essere odiato maggiormente da Marchisio e company. Contro il Palermo non si poteva proprio sbagliare partita e così è stato. Anche se il pericolo era dietro l’angolo, la squadra azzurra ha saputo qualche volta nel 2012. Il Napoli ha preso coscienza delle sue forze e dopo un inizio un po’ sofferente ha messo al tappeto un’avversaria che avrà molte difficoltà nella corsa alla salvezza. Dopo il gol di Maggio è diventato tutto più facile, e anche se Cavani non ha marcato il cartellino ci hanno pensato Inler e Lorenzo Insigne ad aumentare il bottino del successo. In due gare di seguito al San Paolo il Napoli ha realizzato 7 reti e ne ha subita solo una. Un ruolino di marcia incredibile che ha permesso alla Mazzarri band di confermarsi una big a tutti gli effetti. Sì, perché era troppo facile cullarsi sugli allori dopo la strapazzata mostrare la sua grandezza e ha incassato un’altra vittoria che l’avvicina maggiormente alla “simpatica” Juventus. I bianconeri, infatti, hanno pareggiato in casa del Parma conquistando l’unico punto di questo 2013. Adesso le lunghezze di vantaggio da Cavani e compagni sono cinque ma De Laurentiis spera di poter riavere indietro i due punti di penalizzazione e quindi il gap sarebbe ancora inferiore. Giovedì si discuterà l’appello davanti alla Corte di Giustizia Federale e anche Cannavaro e Grava conosceranno il loro futuro. Niente sorprese, dunque, al San Paolo così come era successo alla Roma. Ci si poteva illudere di essere troppo superiori al Palermo e prenderle di santa ragione così come era capitato col Bologna. Stavolta non c’è stata alcuna sorpresa. Il Napoli si è preso i tre punti e ha dimostrato che non è Cavani-dipendente. Per amor del cielo, noi tutti vorremmo che il Matador segnasse ogni domenica caterve di gol ma gli obiettivi si raggiungono tutti insieme. Altrimenti se una domenica il bomber uruguagio non si scatena si rischia di rimanere a secco. Così non è stato per la felicità di Mazzarri che sa di poter avere la possibilità di raggiungere la Juventus ma non lo vuole dire. E come potrebbe essere il contrario visto che ogni qualvolta che si è parlato di un Napoli come anti-Madama è successo l’irreparabile. Il tecnico toscano fa bene a guardare solo in casa sua evitando di far montare troppo la testa alla piazza e ai suoi ragazzi. Si va avanti step by step e alla fine si tireranno le somme. È stato bello vedere in campo i fratelli Insigne. Lorenzinho ormai non sa più cosa fare in questa prima esperienza in maglia azzurra da protagonista. Ottime prestazioni, Nazionale, gol, prossimo papà, il matrimonio e adesso anche la possibilità di giocare sette minuti con Roberto. Se non conoscessimo Paolo Cannavaro, potremmo dire che il capitano è un po’ geloso visto che sognava di poter duettare con il Fabio campione del mondo nella squadra del cuore e non c’è mai riuscito. Si è dovuto accontentare solo di qualche gara col Parma, ma non è stata la stessa cosa. Il giovane della Primavera ha talento da vendere e per il futuro fa ben sperare. Finalmente De Laurentiis può essere fiero di un vivaio all’altezza della situazione. Per essere al pari della “cantera” del Barcellona ce ne vuole ma l’importante era partire. Si spera che gli Insigne brothers siano solo i primi di una lunga serie.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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