MILANO. È ufficiale: Walter Mazzarri è il nuovo allenatore dell’Inter. Per lui, che domenica si è seduto per l’ultima volta sulla panchina del Napoli, un contratto biennale. Esonerato Andrea Stramaccioni. Moratti rivendica la paternità della scelta e si dice dispiaciuto per quello che è stato il suo pupillo. «La prossima stagione – dice il presidente – sarà difficile e abbiamo bisogno di un tecnico dell’esperienza di Mazzarri. Stramaccioni ha talento e diventerà uno dei migliori allenatori italiani ma è stato particolarmente sfortunato e per lui sarebbe meglio trovarsi in una situazione più facile. Quella di Mazzarri – aggiunge – è una scelta fatta con attenzione. Parleremo con il tecnico della campagna acquisti e le speranze saranno a livello della squadra. Quest’anno non siamo partiti male, abbiamo costruito una squadra per vincere, ma ci sono state tante “catastrofi” che ci hanno messo in condizione di fare meno bene». Mazzarri sarà accompagnato dall’intero staff che lo ha seguito a Napoli, dal vice Frustalupi all’osservatore Nitti. Troverà sicuramente un ex azzurro, Campagnaro, e potrebbero seguirlo altri giocatori del Napoli: il tecnico è legato a Maggio e Zuniga.
Un finale non indolore per il tecnico. Con una telefonata, l’Inter ha detto addio a Stramaccioni e ha chiuso il rapporto con un giovane e promettente allenatore, forse troppo ingenuo per un ambiente più grande di lui. Stramaccioni era certo di una riconferma, Moratti glielo aveva garantito ma le cose sono precipitate fino al divorzio finale. Lui, amareggiato e triste, è rimasto a Roma a smaltire la delusione: l’ex allenatore si era detto pronto a ringraziare l’Inter in ogni caso. Si vedrà.
Il nuovo capitolo della storia nerazzurra sarà scritto da Mazzarri, l’uomo giusto al posto giusto: esperienza, preparazione, autorevolezza sono le qualità dell’ex allenatore del Napoli, pronto ad affrontare la nuova sfida, quella di riportare l’Inter in vetta alla classifica dopo l’umiliazione del nono posto. L’ultima pesante sconfitta contro l’Udinese resta uno dei momenti più bui del glorioso cammino nerazzurro. Una debacle che ha spinto Moratti ad avviare una lunga riflessione. Mentre il presidente meditava, si sgretolavano le certezze di Stramaccioni. La decisione di scaricare il tecnico è stata sicuramente sofferta ma necessaria.
Tempi non facili per il patron nerazzurro alle prese anche con i futuri assetti societari dell’Inter. Circolano voci di una cessione dell’Inter. Ma lui smentisce: «Figuriamoci».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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