La Procura di Napoli è pronta ad acquisire le immagini di Napoli-Lecce. Al momento non c’è ancora una delega di indagine, ma nei prossimi giorni il filmato che tira in ballo De Sanctis è destinato a finire nel fascicolo aperto qualche mese fa per ipotesi di frode sportiva.
Non è una priorità investigativa, sembra di capire, anche se l’acquisizione della clip appare più che altro un fatto scontato, anche per sgomberare il campo da eventuali suggestioni negative. Non ci sono rilievi penali nei confronti dei protagonisti del video – bene chiarirlo – né per allertare l’ufficio disciplinare, ma il duetto tra De Santis e Lucarelli potrebbe comunque interessare un’inchiesta ancora formalmente aperta. L’indagine è condotta dal pool reati da stadio guidato dall’aggiunto Gianni Melillo, che vede al lavoro i pm Antonello Ardituro, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri.
Il sospetto che ha travolto il portiere azzurro, lascia apparentemente indifferente l’ambiente del Napoli. Il club azzurro tace e fa muro ma qualcuno spiega che su un «non fatto» si è già parlato abbastanza. La voglia è di urlare: «Giù le mani dai dubbi», ma nessuno lo fa ufficialmente. Una scelta che parte dall’alto, ovvio. Walter Mazzarri, nella lunga ora con cui ha tenuto a rapporto la squadra, ha fatto solo un piccolo cenno alla vicenda. Un modo per dire, non facciamoci coinvolgere dai veleni esterni. Pochi riferimenti e la sensazione è che anche lo spogliatoio abbia archiviato la vicenda.
De Sanctis non si è visto sul campo di Castelvolturno. Lo scandalo del giorno, o meglio il presunto scandalo, servito dal web non c’entra nulla: come ogni martedì, il vice Buffon ha svolto il suo lavoro differenziato nella palestra della sede. Quello di non farsi vedere, non è stato, quindi, un modo per schivare le telecamere: il pescarese lo fa per abitudine, soprattutto dopo una partita. Sceglie di lavorare in solitudine in palestra, tra pesi e attrezzi. Un modo per rigenerare il fisico da 34enne e prepararlo alla sfida successiva.
Così come non è una anomalia il suo forfait di domani sera nella gara di Coppa Italia contro il Cesena. Certo, a vedere il suo rullino di presenze nell’ultima stagione c’è da stupirsi: non salta una gara da praticamente un anno. Anche allora, Morgan decise di concedere una apparizione alla sua riserva (era Iezzo) negli ottavi di finale di Coppa Italia, contro il Bologna.
Domani toccherà ad Antonio Rosati difendere la porta azzurra. Ironia della sorte, l’ex portiere del Lecce risulta coinvolto nell’inchiesta Calciopoli bis dopo essere stato tirato in ballo da Carlo Gervasoni, il presunto pentito, nel corso di un interrogatorio reso ai pm di Cremona.
Mazzarri non prende sotto-gamba il match di domani: la Coppa Italia è tra gli obiettivi della stagione. Donadel ha recuperato e giocherà. Di sicuro non ci saranno né Santana né Mascara: l’ex viola ieri era assente e prepara all’addio. Mascara, invece, ha lavorato in maniera soft, attendendo notizie dal suo procuratore: anche per lui l’avventura con la maglia azzurra è finita.
Difficile avere indicazioni sulla formazione anti-Cesena vedendo la sgambatura di ieri pomeriggio: ma poiché il tecnico dei romagnoli, Arrigoni, annuncia che al San Paolo andrà in campo un solo titolare, Lauro, (ma solo perché è squalificato e dunque salterà lo spareggio-salvezza con il Novara) e che darà spazio a molti giovani (in campo andrà il nipote Tommaso Arrigoni e in panchina il figlio Leonardo), lasciando a casa tutti i big, facile prevedere un enorme turnover in casa azzurra. Oltre a Rosati, tutta nuova la linea di difesa con Grava a destra, Fernandez al centro e il debutto di Britos in questa stagione. A centrocampo spazio alla coppia composta da Dzemaili e Donadel (ma qui c’è ancora un dubbio per Gargano). Sulle fasce sicuri di giocare Zuniga e Dossena. In attacco i veri dubbi: Cavani potrebbe essere lasciato a riposo e a quel punto potrebbe esordire Chavez dal primo minuto. Con lui Pandev e Lucarelli. Vargas andrebbe in panchina, pronto a strappare i primi applausi dei suoi nuovi tifosi nella ripresa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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