L’ora di Monaco è vicina. Vicinissima. Dietro l’angolo di una pista d’aeroporto che, oggi, si colorerà d’azzurro. Il Napoli è pronto a partire: charter lucidato a nuovo e tutti a bordo. Pandev compreso, che torna a respirare l’aria di calcio vero, ma senza capitan Domani è il grande giorno: la squadra azzurra dovrà rinunciare a Cannavaro (squalificato): tocca a Fernandez, Zuniga a sinistraCannavaro, squalificato e costretto al divano. I dubbi? Quasi azzerati: giocheranno Fernandez al centro e Zuniga sulla fascia sinistra.
CHE SHOW – E allora, sotto con il revival bavarese 22 anni dopo. Un revival prestigioso, straordinario, che rievoca una notte magica di un Napoli magico. La danza di Diego e i gol dei fenomeni. Momenti indimenticabili che però, questa volta, per una volta, è bene accantonare: perché la squadra di oggi non ha bisogno del peso dei paragoni sulle spalle, bensì soltanto della spensieratezza e dell’incoscienza che ne hanno fatto il simbolo di una città affamata. Di vittorie e serate da ricordare. Quella di domani, all’Allianz Arena, sarà indimenticabile. Show.
IL VIDEO – E il Napoli? Beh, se fosse un film sceglierebbe di certo il mercoledì da leoni (surf a parte), ma come è sempre accaduto andrà a recitare la sua parte migliore. Quella delle grandi occasioni. A prescindere dagli interpreti: Mazzarri, preparatore di partite raffinato e abile come pochi, ha tenuto tutti incollati al video a guardare e riguardare le prodezze, i pregi e i difetti dei colossi di Heynckes. E poi ha spiegato gli errori di Catania. Carica, concentrazione e sotto a chi tocca.
LA DIFESA – La prima certezza, triste e amara per lui e per l’economia della squadra, è l’assenza di Cannavaro. Il perno. Il capitano che, proprio all’andata al San Paolo, ha rimediato il terzo cartellino giallo che, in Champions, significa una giornata di squalifica. L’avrebbe meritata come pochi, questa partita e questa notte. E invece, nisba: oggi, poche ore dopo il decollo dei compagni, sarà a Castelvolturno a lavorare insieme con Britos e Gargano. Niente trasferta, cuore in pezzi. Solidarietà da tutti i colleghi, c’est la vie. E, da lui, grandi abbracci dispensati a chi dovrà sfidare il Bayern. Come Fernandez, giovane argentino che si sistemerà al centro della difesa. Ai suoi lati, le guide: a destra Campagnaro, che torna dopo la pausa di Catania; a sinistra Aronica, da domani mister 100 presenze azzurre. Nella storia. Come Grava, che dalla C toccherà con un dito il cielo sopra Monaco: applausi per lui. In porta, per definizione, De Sanctis: l’assicurazione sulla vita azzurra.
LA SCELTA – A centrocampo, invece, di nuovo Maggio dal primo minuto a destra e Dzemaili in coppia con Inler; a sinistra, Zuniga è favorito su Dossena. Anzi, sembra proprio che toccherà al colombiano fronteggiare innanzitutto Mueller. In attacco, il tridente: Hamsik, Cavani e Lavezzi a scambiarsi le posizioni e a cercare l’invenzione. Torna in panchina Pandev, assente dalla trasferta di Milano con l’Inter. E torna proprio a Monaco, in quello stadio dove a marzo regalò la qualificazione insperata ai nerazzurri con un gol a due minuti dalla fine. Che emozione. La stessa che proverà Ammendola, trequartista della Berretti che Mazzarri ha aggregato ai grandi per la trasferta di Monaco.
IL RECUPERO – Dicevamo di Britos e Gargano: i due lavoreranno in sede fino al ritorno dei compagni con Cannavaro, e rientreranno dopo la sosta. Anche se Gargano scalpita già in chiave Juve: cautela e attesa. Si vedrà.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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