L’esperto e il debuttante, Mazzarri e Stramaccioni. Ben 376 le panchine in serie A del tecnico azzurro, al nono anno consecutivo in massima serie, al quarto campionato a Napoli. Solo 34 le panchine in A dell’allenatore dell’Inter che ha fatto il gran balzo passando nello scorso campionato dalla Primavera nerazzurra alla prima squadra. Cinquantuno anni Mazzarri, trentasei Stramaccioni: il tecnico già affermato contro quello emergente.
Una partita a scacchi quella che stasera vale il secondo posto e dovrà designare ufficialmente l’anti Juve. Tatticamente Inter e Napoli si somigliano moltissimo, sono due squadre quasi identiche. Anche Stramaccioni adesso gioca con la difesa a tre, un’idea storicamente portata avanti da Mazzarri. Ranocchia-Silvestre e Juan Jesus, i tre difensori nerazzurri. Gamberini-Cannavaro e Britos i tre azzurri. Due mediani davanti alla difesa, Gargano e Cambiasso da una parte, Inler e Behrami dall’altra e due esterni di fascia (Zanetti e Nagatomo contro Maggio e Zuniga). E poi i due tridenti, qualità e fantasia, le stelle figurano soprattutto in attacco: Cassano-Milito-Palacio nell’Inter, Hamsik-Cavani-Insigne nel Napoli.
In silenzio ieri Mazzarri, concentratissimo sulla sfida del Meazza. Il tecnico toscano ha parlato dell’Inter prima e dopo la partita di Europa League contro il Psv. «Una partita che sfugge a ogni pronostico, l’Inter schiera grandi campioni, abituati a sfide di questo tipo. Mi aspetto dalla mia squadra un grande partita in un grande stadio», ha detto l’allenatore azzurro. Stramaccioni invece ha parlato ieri, giorno della vigilia. «Per le sue caratteristiche il Napoli è fra i clienti più difficili. I suoi punti di forza coincidono con i nostri punti deboli ma abbiamo lavorato in settimana per evitare di diventare la sua vittima ideale. In casa potremmo lasciare spazio alle loro ripartenze e questo non deve succedere». Grande rispetto per il Napoli: «Si incontrano due progetti: il nostro è appena iniziato, il loro con Mazzarri credo abbia raggiunto già il massimo livello. Comunque la partita non sarà decisiva: uno scontro diretto dove è importante far bene davanti ai nostri tifosi, ma ci sono ancora tante giornate. L’assenza di Cassano ha pesato, Milito è il miglior attaccante della serie A».
Ha studiato il Napoli nei minimi dettagli. «Cavani è un giocatore straordinario e anche un grande professionista, uno dei migliori attaccanti del mondo, il prototipo del centravanti moderno. Ma credo che l’uomo centrale di questo Napoli sia Hamsik perchè l’uruguaiano essendo un attaccante entra nei radar della difesa. Lo slovacco invece da centrocampo ha gamba e una grande capacità di andare a rete». Anche stasera non ci sarà Sneijder, ancora non convocato. «Sneijder sta bene, aveva solo un lieve fastidio muscolare, come capita per tanti altri si è deciso di fare una giornata di fisioterapia, ma poi si è allenato come gli altri», ha precisato Stramaccioni.
Partita di prima fascia, arbitra Rizzoli, lo stesso di quel Milan-Napoli di due anni, sfida scudetto indirizzata a favore dei rossoneri con un rigore dubbio fischiato a favore di Ibra. Si gioca ancora al «Meazza» e anche stavolta la sfida è per l’alta classifica. Necessario un arbitraggio all’altezza.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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