Oggi tutti sottolineano l’importanza dello staff nel valutare l’operato di un allenatore di calcio. E non c’è tecnico che non cerchi di migliorare il proprio team e di viaggiarne a braccetto. Mazzarri è stato un antesignano in tal senso. Ha cominciato a circondarsi di uomini fidati e capaci fin dai primi passi della sua carriera. E man mano ha aggiunto qualche figura professionale nuova fino a comporre una squadra nella squadra. Oggi sono in quattro, quelli coloro che operano a stretto contatto del tecnico: il vice, Nicolo Frustalupi; il preparatore atletico, Giuseppe Pondrelli; quello dei portieri, Nunzio Papale; il consulente tecnico, Enzo Concina. Ma ci sono altri collaboratori che non compaiono ma che rientrano ugualmente nella squadra personale di Mazzarri: il team manager, Giuseppe Santoro (conosciuto a Napoli), l’aiuto preparatore, Saccone (altro napoletano); l’osservatore, Claudio Nitti; e dalla prossima stagione potrebbe entrarne a far parte anche Vigiani, ex allievo di Mazzarri ai tempi della Reggina e del Livorno.
IL PORTAFORTUNA – L’allenatore in seconda, invece, è figlio d’arte. Si tratta di Nicolo Frustalupi, figlio dell’indimenticato Mario, ex centrocampista della Lazio di Maestrelli deceduto in un incidente stradale. Nicolò Frustulapi conobbe Mazzarri ai tempi della Pistoiese. Suscitò le attenzioni del tecnico per quelle relazioni così precise e circostanziate sugli avversari di turno. E lo volle al suo fianco quando passò al Livorno nel 2003. Frustalupi junior è quel giovanotto con i baffetti al quale Mazzarri si rivolge durante le partite prima di effettuare un cambio o di eseguire una mossa tattica. E’ più di un vice. Tra l’altro con la singolare etichetta di portafortuna: tutte le volte che Frustalupi ha dovuto sostituire Mazzarri perchè squalificato o allontanato dalla panchina, il Napoli ha sempre vinto. E’ successo in campionato, come nelle Coppe ( con la Steaua, con il Villarreal, con il Chelsea all’andata).
