«Non avevamo fissati obiettivi, il nostro intento era arrivare il più in alto possibile. Sugli altri risultati non ci contavo, volevo solo vincere con il Siena e lo abbiamo fatto pur rischiando anche stavolta di complicarci la vita. In questa stagione dovevamo far bene, crescere e lo abbiamo fatto. Dispiace aver perso la gara di Bologna, quello è il più grande rammarico. Avevamo il nostro destino in mano e abbiamo sbagliato quell’appuntamento anche con molto sfortuna. Arrivando terzi avremo fatto qualcosa di straordinario considerando il cammino in Champions e la finale di coppa Italia. È stato un peccato ma la stagione resta grandiosa, non è una posizione in più, o due in più che possono far cambiare la valutazione di una stagione», esordisce così Mazzarri dopo la vittoria sul Siena.
Sulla questione Lavezzi e sul suo futuro. «L’ho messo qualche volta in panchina perchè era reduce da un infortunio e non al massimo. Non ho fatto caso a questi fischi, non ci ho fatto proprio caso. Mi interessa il risultato, alla fine abbiamo anche rischiato di pareggiare questa gara nonostante fossimo stanchi dopo aver giocato cinquanta partite. I giocatori sono professionisti e forgiati a determinate situazioni, le loro pressioni sono minori rispetto a quelle del tecnico. La stagione non è ancora finita. C’è da fare questa finale di coppa Italia nel migliore dei modi. Quando finirà la stagione mi incontrerò con il presidente e gli dirò cosa penso in merito alla questione che riguarda Lavezzi».
Il bilancio legato alla finale di coppa Italia a Roma? «Credo che quello che è stato fatto non verrà intaccato dal risultato di Roma. I nove punti in meno rispetto alla scorsa stagione sono da attribuire all’impegno in Champions League. L’anno scorso in Europa League ho spesso fatto giocare la seconda squadra, quest’anno con avversari come Bayern e City non potevo farlo».
Batte molto sul discorso Champions. «Siamo ance un po’ in difficoltà, tanti impegni in questa stagione ci hanno fatto perdere punti in campionato, Lo diceva anche Mourinho, lo dice sempre Galliani. Se è capitato a loro, figurarsi a noi. Comunque al di là del rush finale, siamo arrivati quinti, potevamo essere quarti o terzi. Ora affrontiamo una Juve, una squadra attrezzatissima che sarà anche più fresca di noi non avendo giocato la Champions, Noi cercheremo di metterli in difficoltà attingendo a tutte le nostre forze, sicuramente lo stimolo di una finale ci potrà aiutare».
Le tante occasioni perse in campionato. «In un’annata che va controcorrente ci sono gli errori tuoi, c’è anche qualche errore arbitrale. La partita contro il Catania mi ha fatto capire che non siamo ancora grandi, abbiamo sciupato il doppio vantaggio, quella è stata un’occasione persa. Pecchiamo d’inesperienza ma non siamo ancora la squadra che la gente pensa che siamo. Questa squadra non è ancora pronta a essere competitiva e al massimo in tutte le competizioni. L’anno scorso abbiamo fatto un miracolo, quest’anno ci siamo andati molto vicini. Quest’annata sarà da grandissima esperienza e tutti se la troveranno per il futuro. La finale di coppa Italia è una partita secca, può succedere di tutto. Sarà difficile perchè avremo di fronte una squadra imbattuta e tra l’altro molto carica».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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