Un 3-5-1-1 di buoni motivi per attendere con estrema curiosità la partita con il Bayer Leverkusen. La prima al San Paolo del nuovo Napoli; la prima del dopo-Lavezzi e dell’era Insigne, il Bimbo d’Oro che il popolo azzurro ha già incoronato principe ereditario e che Mazzarri blinda, protegge e coltiva con cura. Soprattutto in vista della finale di Supercoppa con la Juve.
LA CRESCITA – Perché il gala di Supercoppa dell’11 agosto rappresenterà la prima passerella ufficiale, il bis dopo la Coppa Italia e, ovviamente, la chance di conquistare il secondo trofeo della gestione del tecnico azzurro. Trionfale, finora, il suo quadriennio. Di spessore vero, di crescita costante e graduale: il giovane Napoli, il gruppo di sfrontati che ha seminato entusiasmo in giro per l’Europa, ora è anche una squadra più matura e duttile, in grado di interpretare a memoria le sceneggiature del regista.
PROVE TATTICHE – Ecco, in quest’ottica saranno interessanti le partite con il Bayer (domani) e il Bordeaux (mercoledì): Mazzarri avrà l’opportunità di continuare a provare il nuovo modulo, quel 3-5-1-1 già presentato con buoni riscontri alla fine del campionato precedente dalla trasferta di Lecce, nel corso dell’assenza di un Lavezzi virtualmente già ceduto, acciaccato e in panchina per qualche giornata.
INLER E DONADEL – Non un’idea, non una speculazione, bensì una certezza registrata anche ieri nel corso dell’allenamento pomeridiano andato in scena al centro sportivo di Castelvolturno: dopo una serie di test atletici e una parentesi mattutina dedicata al lavoro tecnico-tattico, Mazzarri ha dato il via a una partitella in famiglia, schierando due squadre speculari. Entrambe disposte con il 3-5-1-1: Rosati; Campagnaro, Fernandez, Aronica; Maggio, Dzemaili, Donadel, Vitale, Dossena; Vargas alle spalle di Pandev da un lato. De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Bariti, Behrami, Gargano, Hamsik, Zuniga; Insigne rifinitore dietro Novothny dall’altro. Risultato: 1-0, gol di Dossena. Assente Inler, ancora a parte e in dubbio per domani, perché alle prese con lo smaltimento della leggera distorsione alla caviglia rimediata lunedì con il Grosseto, nell’amichevole di chiusura del ritiro di Dimaro. La parola d’ordine è: niente rischi. Prima volta in partita per Donadel: buon segno di recupero.
NIENTE TORTA – Allenamento e lavoro duro, certo, ma anche festa. Doppia: ieri nello spogliatoio è andato in scena un brindisi sobrio per i compleanni di Hamsik (25 anni) e Pandev (29 anni). Regali? Uno striscione con dedica esposto da un gruppo di tifose che, Hamsik, ha provveduto a portare a casa, tipo souvenir. Curiosità? Niente dolci e torte, considerando la fase della preparazione. E ancora: «Auguri Marek? Feliz cumple», il messaggio via Twitter da Londra di Cavani. E Pandev? Smemorato olimpico.
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