E ora che il gioco s’è fatto veramente duro, meglio individuare i duri da infilare nel match per giocarselo: meno tre, ci siamo, perché la tensione sale progressivamente e la Juventus ha smesso d’essere un punticino in bianco & nero che si disperde nel calendario (fitto) d’una stagione da brividi. E’ l’alba e s’avvicina un nuovo giorno, in cui servirà la verità, soltanto la verità e nient’altro che la verità: servirà scegliere gli uomini giusti da sistemare nei punti-chiave, servirà il Napoli dagli «occhi di tigre» o anche una squadra di leoni, servirà la fame dei tempi migliori. Febbraio sta per finire e già questo, per gli amanti delle statistiche e gli scaramantici a oltranza, è una notizia: ma venerdì primo marzo, ore 20,45, stadio san Paolo, non basterà avere la luna dalla propria parte, ma anche prendersi la parte migliore della testa e delle gambe di ognuno. E allora, si gioca: per ora, allenamento mattutino, al pomeriggio il lavoro è di Mazzarri, nel proprio studio, dinnanzi ai dvd, in una lettura prolungata e maniacale dei pregi e degli eventuali difetti della Vecchia Signora.
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