Ci eravamo illusi! Dopo l’uscita di Ferlaino prima e di Corbelli e Naldi poi, tutti sognavamo una società normale, ben organizzata, con una seria progettualità e che in pochi anni avrebbe potuto regalare delle soddisfazioni ad un pubblico stanco di soffrire una precarietà sia a livello societario che sportivo, che contraddistingue il Napoli da tanti anni.
Si parlava di rinascita partenopea, di cambiamento storico, di prospettive molto rosee! E invece siamo sempre qui, delusi più che mai. Solo la squadra, solo la squadra, solo la squadra, in parte, molto in parte, riesce a dare quelle soddisfazioni che fa gioire il tifoso (la vittoria su Palermo e Fiorentina e la rincorsa, la lunga rincorsa ad un sogno).
Dopo la delusione di Pechino con la Juve degli squalificati Conte ed Alessio (i sapientoni, i frequentatori della Tribuna Stampa e dei salotti televisivi hanno parlato e scritto di risultato deludente sì ma dovuto unicamente agli errori di Mazzoleni e dei tanti arbitri, presenti in campo), la squadra aveva affermato di dover onorare nel migliore dei modi questo campionato, mentre la dirigenza e soprattutto De Laurentiis, cominciava a progettare la stagione. Micheli e Mantovani incominciano a produrre i loro tanti giri per il mondo: Vargas, Novothny, Lasicki, Appiah, Fernandez, Fideleff, Dumitru, Dezi. Questione importante è diventata la discussione del rinnovo del contratto dell’allenatore, come vi avevo anticipato a Giugno: scrissi all’epoca che Mazzarri aveva raggiunto l’accordo con il presidente e di un eventuale rinnovo se ne sarebbe parlato ad ottobre, cioè dopo il ritiro, il calcio mercato estivo e le prime partite; quindi perché stupirsi? o cercare un altro al suo posto. La Juventus, non riuscendo, come tutti sanno, a mettere sotto contratto Cesare Prandelli e visti i costi elevati di Rafa Benitez e del suo staff, ha avuto la fortuna di contrattizzare un tecnico italiano con uno staff tutto italiano, fermato da una brutta squalifica per 10 mesi. Nei pensieri della Juve ed anche dell’Inter c’era e forse c’è ancora Walter Mazzarri. La squalifica di Conte e la fragilità del giovane Stramaccioni, responsabile, costui, anche di aver accettato la politica aziendale dell’Internazionale di Milano S.p.A., fa presagire che, quindi, le porte di questi due grandi club, non siano, poi, del tutto precluse all’allenatore del Napoli. Andrea Agnelli sa bene di tenere sempre sotto controllo, monitorando e incaricando di sondare proprio gli allenatori italiani e non ce ne vogliano gli altri ma Walter Mazzarri è sicuramente il più bravo. Ed è ambizioso! Non vorrebbe, poi, alla fine della sua, gli auguriamo lunga, carriera, sentirsi dire come fanno con il grande Zeman: “non hai vinto niente”. Sarà difficile che la Juve si rivolga ad allenatori stranieri.
Per quanto riguarda il campionato, il Napoli, domenica 16 alle ore 15, gioca in casa con il Parma. Dopo aver battuto la Fiorentina, sarebbe importante vincere per dare il sorriso ai tifosi, i quali, delusi dalla brutta sconfitta in Supercoppa, per avere, così, tre vittorie consecutive ad inizio di campionato. Fatto che non è mai avvenuto in serie A.
Il Napoli, anzi, e perciò, nonostante i tanti problemi, deve dare sempre il massimo, cercando di ottenere più punti possibili, soprattutto per riconquistare quel posto in Europa che una Città come Napoli merita, oltre la speranza al sogno che, comunque, è l’ultima a morire.
Il momento magico di Lorenzo Insigne continua. “Stiamo vivendo un sogno” dicevano i suoi genitori. Lorenzo che debutta in A con il Napoli e, addirittura, in Nazionale. L’intera Città di Frattamaggiore ma anche tutti i comuni viciniori, stasera, in Tv, contro Malta, guarderanno solo lui. La stessa comunità napoletana che vive a Modena ed in Emilia Romagna sarà concentrata su questo piccolo ragazzo napoletano e gli augureranno prima ed applaudiranno poi le sue giocate.
Se a ciò aggiungete che l’altro fratello, Roberto, cl. 94, nello stesso periodo, giocherà nella nazionale under 19, due amichevoli con il Portogallo, oggi, martedì, a Cava dei Tirreni e giovedì a Torre Annunziata: immaginatevi la felicità.
Alla prossima……..
NANDO TROISE
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