Sempre restio a concedersi a microfoni e taccuini, stavolta Mazzarri raccoglie al volo l’invito di Radio Marte parlando per un bel po’. Sono le 14 quando l’allenatore irrompe, a sorpresa, via etere. E’ ancora scottato da come era stata interpretata una sua previsione sul futuro in panchina. Quel desiderio di interrogarsi a fine campionato e decidere se fermarsi oppure continuare; quella voglia di staccare la spina per un anno aveva spinto qualcuno a montare il caso. Del resto, il tecnico toscano l’aveva anticipato già durante il forum al nostro giornale. E ribadito anche dopo la gara con la Juve. Una esternazione dettata da eccesso di sincerità che però aveva provocato sconcerto nella tifoseria ed illazioni di ogni tipo. «Ma perchè?» , si chiedevano ieri i tifosi. Ecco quindi la voce di Mazzarri arrivare via radio per fare chiarezza sul suo effettivo pensiero: «Se vi ricordate, quest’estate ho accettato di rinnovare il contratto per un solo anno allo scopo di trovare nuovi stimoli. E’ stata una mia scelta per una serie di motivi del tutto personali. Ma darò l’anima per il Napoli più di prima e fino al termine della stagione. Poi alla fine vedrò cosa fare dopo dodici anni di panchina. Come del resto ha fatto Guardiola e nessuno ha osato insinuare. Non c’entrano i risultati del Napoli ma si tratta esclusivamente di una mia scelta. Valuterò più avanti se fermarmi o meno ma dipenderà solo da mie riflessioni. In questo momento c’è solo il Napoli nei miei pensieri e gli impegni con il Dnipro ed il Chievo Verona. E così sarà fino all’ultimo giorno. Chi vorrà marciarci su questa storia, sappia che questa è la verità chiara e limpida e non risponderò più a domande sull’argomento. Avrò pure diritto di riflettere, no?» . Mazzarri è un tornado al microfono, si ferma solo per consentire di mandare la pubblicità: «I tifosi credo che abbiano capito cosa ho dato alla causa azzurra in tre anni, ci sono altri invece che hanno interesse a dire altro. Ho letto persino che per stanchezza non sarei andato all’allenamento del lunedì, invece avevo concesso un giorno libero e quella seduta era facoltativa. Anzi, mi sono prodigato per organizzare l’allenamento ed assistere nella dovuta maniera chi sarebbe andato a Castelvolturno. Hamsik per esempio si è presentato al campo con il figlio e credo sia una cosa bellissima. Un giorno normale è stato trasformato in un caso. Assurdo» .
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