Cercasi partner ideale per super-man Cavani. La concorrenza comincia a farsi spietata alle sue spalle. Pandev ed Insigne si giocano le loro chance partita dopo partita. Al momento, il borsino azzurro pende a favore del tamburino di Frattamaggiore. Fino ad un mese fa, era il macedone a farsi preferire per la sua esperienza e la sua abilità a districarsi negli spazi stretti. Ora la lotta si fa serrata e per Mazzarri diventa un rompicapo scegliere tra i due. Coerente con le sue scelte, a Genova parte titolare di nuovo Pandev. Ma l’ombra di Insigne è più che minacciosa. Scalpita l’ex allievo di Zeman. Nella notte della goleada del Matador, ha riscosso ulteriori consensi. Negli occhi di tutti è rimasto impresso quel colpo di tacco di Insigne con cui ha spiazzato i difensori del Dnipro, propiziando il gol del tre a due. Ma segnali di crescita sul piano fisico ha lasciato intravedere anche Pandev. La corsa continua, quindi. E se Mazzarri a Genova dovesse aver bisogno di potenziare la fase offensiva (o anche di un minimo di imprevedibilità) sa di poter contare sempre su quel ragazzo in costante ascesa.
LE DIFFERENZE – Pandev ed Insigne possiedono caratteristiche tecniche diverse, ecco spiegate le scelte iniziali di Mazzarri. Il macedone ama agire da seconda punta svariando su tutto il fronte dell’attacco, entrando nel vivo del gioco per vie centrali, proteggendo palla sulla trequarti per consentire alla squadra di alzare il proprio baricentro. Era stato provato così in precampionato. E Pandev, in condizioni di forma ottimali, aveva contribuito a tenere il Napoli nella scia della Juventus grazie a sette risultati utili consecutivi. Poi, dopo la pausa per le nazionali, lo scadimento di forma, l’appannamento evidente e lo scarso contributo offerto ai suoi nelle ultime uscite. Insigne, invece, è più punta esterna, abile nell’uno contro uno, dotato di fantasia ed imprevedibilità. Per consentire il suo impiego sull’out sinistro, il Napoli dovrebbe modificare leggermente il suo assetto tattico: uno degli esterni, nel caso specifico quello di sinistra (o anche quello di destra, a seconda dove si sviluppa il gioco), dovrà restare più a protezione del centrocampo, garantire maggiore densità in cabina di regia, affondare di meno. Questione di equilibri di squadra. Ma al momento, la presenza di Insigne, assicura indubbiamente più vivacità alla fase offensiva che pure quella di Pandev.
IL TRIDENTE – E se giocassero insieme Pandev-Cavani ed Insigne, con Hamsik più arretrato? E’ capitato con il Dnipro ed il risultato ha dato ragione al Napoli che ha travolto gli ucraini. Ma per Mazzarri si tratta comunque di una formula da adottare in casi estremi. Secondo il tecnico toscano, si perderebbe in compattezza nella fase passiva. Intanto, salgano vertiginosamente le quotazioni di Insigne mentre calano quelle di Pandev. E Genova per loro, sarà l’ennesimo teatro dove proseguire la sfida.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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