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Mazzarri: “Contro il Psv voglio fare bella figura”

A gara in corso potrebbe giocare per qualche minuto Pandev

Tenera è la notte: perché con la coperta di Linus d’una qualificazione inattaccabile, non c’è modo di lasciarsi travolgere dall’adrenalina. E’ Napoli-Psv e vada come vada è già stato un successo: e quei sedicesimi di finale conquistati in Svezia, rappresentano non solo gratificazione per la scelta d’un «progetto-alternativo» ma costituiscono un «disintossicante» meravigliosamente bello, a settantadue ore dall’Inter. Tenerissima questa notte.

Verrebbe da dire: ma che divertimento, Mazzarri, una partita senza stress.
«Però bisognerà far bella figura. Siamo già ai sedicesimi, ed è una soddisfazione; un premio ad una strategia scelta in estate e non sempre condivisa da tutti».

Partita “inutile” per chiunque, tranne che per Cavani.
«A lui fa bene giocare. Sa gestirsi, mi ha chiesto di esserci, giusto accontentarlo».

Con quale tensione affronterete il Psv?
«Siamo sereni e questo può aiutare. Ho buone sensazioni, noto che i ragazzi sono tranquilli, mi sembrano persino più sicuri. Stiamo crescendo e lo dicono i numeri: più dodici, in campionato, rispetto ad un anno fa».

Era tutta colpa della Champions, dunque, nella passata stagione?
«La mia teoria, che faceva storcere il muso, è stata ribadita dal campo. Quest’anno invece abbiamo voluto lanciarci su una strada alternativa, siamo stati premiati. Non saprei dirvi se abbiamo lasciato qualcosina, non credo».

Una vigilia talmente depurata d’ogni contaminazione che lei dà pure la formazione.
«Ma non saremo rilassati. Chi va in campo avrà voglia di dimostrare di valere e vorrà togliersi qualche soddisfazione».

Sta meglio pure Pandev.
«Verrà in panchina e magari entrerà per far minutaggio».

Dovesse scegliere un aggettivo per questa Europa League…

«Illuminante. Perché mi ha garantito riflessioni: Behrami fu titolare con l’Aik, poi lo è diventato in campionato. Dossena, che un anno fa era titolare, si è ritrovato a giocar di meno perché ha davanti a sé Zuniga, che sta diventando uno dei bravi interpreti del ruolo in Europa. Ma io so per certo, e ne ho avuto dimostrazioni, che se il colombiano sbagliasse qualche gara, troverei Andrea prontissimo».

Insomma, non è un Napoli 2?
«Le statistiche sottolineano che non sempre hanno giocato quelle che per voi sono seconde scelte. Mi sono districato attraverso ragionamento personali, dettati dalle situazioni contingenti. C’è stata la possibilità di stimolare la concorrenza».

Ma l’Inter è già nella testa?
«Ho sempre trasmesso ai ragazzi le mie teorie: bisogna pensare partita per partita. Ora c’è il Psv, che non verrà qui per una scampagnata. Vogliamo chiudere bene il girone, nonostante il passaggio acquisito. Non esistono partite materasso. Da domani, si comincerà a riflettere sul mach di domenica».

De Laurentiis punta in alto…
«Voi giornalisti siete incorreggibili (sorriso….). Ha detto che vogliamo il massimo: vero. Poi altra cosa è l’interpretazione che date alle parole. Però non posso che confermare: lavoriamo per ottenere sempre di più. Ma in questi miei quattro campionati è sempre stato così».

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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