Avanti con il Napoli di Coppa perché quando si sceglie una strada bisogna percorrerla sino alla fine. «Nel calcio moderno, a questi ritmi, non puoi pensare di giocare sempre sullo stesso livello ogni tre giorni. Abbiamo fatto una scelta in estate: una rosa ampia di 22 giocatori, due per ogni ruolo. Volevamo alternarli e lo stiamo facendo». Walter Mazzarri stasera manderà in campo una squadra decisamente diversa da quella andata in campo contro la Samp. La parola d’ordine è: turn over. Una novità, anche per lui che in linea di massima preferiva ruotare un numero ristretto di giocatori. Ora, però, il tecnico sente un profumo nuovo, quello dello scudetto. Con la Juve che l’altra sera ha lanciato segnali di affaticamento. «Hanno gli stessi problemi che avevamo noi lo scorso anno» , dice. E aggiunge: «A questi ritmi non si regge». Al contrario della Juve, lui qualche licenza se la può concedere: l’Europa League, per quanto autorevole, non è la Champions, si può cambiare, si può mandare in campo chi gioca meno. Soprattutto se si è leader in campionato e ci si prepara a un lungo braccio di ferro con i campioni in carica. Gli olandesi afferrano al volo la situazione e glielo dicono: vi state concentrando più sul vostro torneo nazionale? Lui nega ma la sostanza sembra quella.
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