Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa:
Mazzarri: “Lo dovreste sapere più di me, quando una squadra così non vince, c’è un po’ di apprensione… E’ normale che dovevamo sbloccarci, quello più importante è che siamo tornati a vincere in casa. E anche che sono tornati a segnare Kvara e Osimhen, che sentivano la pressione. Ci voleva. La squadra ha fatto l’80% di possesso palla, creato 5-6 palle gol nitide…”.
Mazzarri: “Ai ragazzi ho detto ‘la prossima volta che si è fatto gol per festeggiare dobbiamo fare il secondo’. Se ne facciamo due si va a festeggiare, sennò si torna indietro, è successo anche il Real Madrid che abbiamo segnato e poi subito preso gol. Ha creato diverse palle gol, il possesso palla forse è un record. Si fanno un tanto di azioni, si è fatto tanto. Bisognava essere più bravi ed essere capaci di far gol prima”.
Mazzarri: “L’equilibrio, le dico la verità, si è concesso una palla gol nel primo tempo perché eravamo un po’ sbilanciati. L’unica mezza palla gol nella ripresa l’hanno messa dentro. La squadra che affrontavamo, il Cagliari, è famosa per recuperare negli ultimi minuti. Subentra l’ansia del risultato, non riesci mai a farne uno in più per stare tranquillo. E’ un periodo che va così. Questo risultato ci dà serenità per la prossima gara”.
Mazzarri: “Io sono venuto qui per dare una mano al presidente, ai tifosi e alla gente che mi vuole bene. Sono un allenatore che sa cosa fa. Voglio fare qualcosa diverso a prima. Dopo un’annata pazzesca era prevedibile che ci fosse qualcosa di pericoloso. Probabilmente anche se fosse rimasto Spalletti c’era il rischio di un anno complicato. Cajuste ha un modo di giocare da centrocampista puro. A sinistra si è sofferto molto, avete visto entravano sempre lì, c’era questa disquisizione tattica. Se avessi fatto partire Gaetano dall’inizio era sicuro che l’avrei dovuto cambiare. E’ uno che mi poteva servire di più nella seconda parte”.
Mazzarri: “Kvara? E’ importante che sia sereno insieme a Osimhen. Quando un ragazzo viene etichettato campione da tutto il mondo, cambia tutto. Sentiva questa pressione, vorrebbe strafare e superare tutti gli avversari, in quel caso poi dopo non diventa lucido davanti alla porta. Vale lo stesso per Osimhen. Al di là della vittoria sono contentissimo perché hanno fatto gol loro due”.
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