Qua la mano, Antonio. Ed è il miglior modo possibile che Mazzarri conosce per introdurre una partita fondamentale per gli equilibri del campionato, nonché una sfida sentita come nessuna, sotto la pelle, dai tifosi del Napoli. Probabilmente è anche un atto di cavalleria, considerando i precedenti Mazzarri-Conte: nel 2010, infatti, l’attuale tecnico della Juve fu esonerato dall’Atalanta proprio dopo una sconfitta per 2-0 incassata con il Napoli a Bergamo. E furono streghe, più che Befana: «E’ un allenatore molto preparato». Chi ha avuto, ha avuto. Domani è un altro giorno. E anche un’altra tentazione: interrompere l’imbattibilità bianconera. E di Conte. Senza rancore.
IL CONFRONTO – Come piacevole sarà il confronto tra due allenatori che fanno calcio. Che mettono l’anima e le idee nelle rispettive squadre. «Conte è bravo, credo sia molto preparato: allena bene e sa guidare la squadra dalla panchina». Saltando e urlando proprio come lui. Lui, Mazzarri, che dopo tanta stima palesata proverà a rovinare la festa-imbattibilità del collega proprio come un paio d’anni fa accadde a Bergamo.
A proposito: Mazzarri commenta anche le sorti europee della rivale-scudetto della Juve, il Milan. Di Allegri e del testa a testa con il Barcellona: «Il Barça pratica un calcio tecnico, molto propositivo e organizzato, sempre palla a terra: è una grandissima squadra, ma in 180 minuti può accadere di tutto. E io, da italiano, spero che ce la faccia il Milan».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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