Quella mano sul petto. Quella mano di un uomo che soffre. Che probabilmente sta male. Un’immagine che ha colpito tutti noi. E che nessuno dimenticherà. In questa domenica bestiale, in cui siamo morti e risorti, in cui abbiamo risollevato una partita e un campionato che sembravano andati, l’immagine che resta è quella. Più del gol di Mesto, del tuffo di Hamsik, della corsa di Insigne verso il 4-2. In quell’immagine c’è tutto l’amore per il Napoli di un uomo spesso criticato ma che sta incarnando un racconto epico. Ci hai fatti commuovere, tutti. Però, Walter, consentici una chiosa prosaica: curati, per il nostro e per il tuo bene.
Fonte: Il Napolista
La Redazione
P.S.
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