E’ finita malissimo, nel peggiore dei modi. Nonostante Mazzarri cerchi di attenuare l’amarezza: «Eravamo partiti in maniera discreta. Poi…». Poi la serata olandese ha assunto toni amarissimi. Il tecnico torna in Italia con alcune risposte poco rassicuranti, anche se lui, poi, preferisce sottolineare quelle più rassicuranti (ma anche invisibili). Era convinto di avere a disposizione ventidue giocatori perfettamente interscambiabili. In realtà non è proprio così. Alcuni sono pronti a candidarsi al posto dei titolarissimi, altri possono garantire buoni risultati se inquadrati in un contesto funzionante, altri ancora non sono in grado di soddisfare le esigenze di una squadra di vertice.
AVANTI – Il clamoroso ko, però, non sembra intaccare i piani di Mazzarri. Si continuerà su questa strada. E il tecnico lo dice a chiare lettere: «E’ stata fatta una scelta precisa, quella di costruire una rosa di ventidue, ventitré giocatori. Negli anni passati mi accusavano di far giocare sempre gli stessi e poi perdevamo punti in campionato. Lo scorso anno abbiamo fatto una grande Champions, ma in compenso abbiamo gettato alle ortiche almeno dieci punti, esattamente quelli che ci hanno impedito di qualificarci per la Champions. Certo, nelle prossime partite farò un bilancio, valuterò la situazione. Ci servirà da lezione, rifletteremo tutti. Ma al momento nulla è compromesso. Non siamo fuori dall’Europa League. Si può fare ancora bene. Spero che dopo l’amara esperienza di questa gara, il processo di maturazione, soprattutto di alcuni, faccia consistenti passi in avanti». Prova a spiegare i motivi di una sconfitta eclatante, di una prestazione tanto deludente. Nel buio del tunnel intravede anche qualche luce: «E’ andata male, è vero. Ma bisogna guardare anche le potenzialità della squadra avversaria, nel calcio non si gioca da soli. Complimenti al Psv». Poi apre qualche spiraglio di ottimismo: «Siamo partiti in maniera discreta. Poi abbiamo perso una palla a centrocampo ed è venuto il secondo gol. Il primo, invece, lo avete visto. E’ difficile rialzarsi quando prendi gol così banali. Sul terzo, infine, abbiamo perso la marcatura come spesso capitava lo scorso anno». Nega che la colpa della debacle sia della scelta di un Napoli-due: «A livello europeo si può perdere anche con la squadra migliore. Le sconfitte ci devono far crescere. Non si può pensare di essere imbattibili».
NOTE – Prova a darsi coraggio, a rincuorarsi con le cose positive che ritiene di aver visto, con i pochi bagliori filtrati in una serata buia. Sottolinea: «Alcune note sono state positive, altre meno. La partita l’avevamo studiata, tatticamente eravamo messi bene. Il fatto è che si sono perse le contrapposizioni a livello individuale» . Indica il migliore: «Mesto ha fatto una gran partita, pensavo facesse bene ma non così bene. In altre zone del campo, invece, gli olandesi sono stati superiori. Se vinci otto duelli su dieci alla fine porti a casa i punti, al contrario se ne perdi sei su dieci finisce come ieri sera» . Ribadisce che l’avvio del Napoli non era stato così male: «Il primo gol avete visto come è venuto. E’ vero che loro avevano avuto qualche occasione, ma quando giochi in uno stadio come questo ci sta che soffri all’inizio. Era andata così anche l’anno scorso a Manchester dove nei primi venti minuti fummo un po’ in balia dei nostri avversari». Scagiona Dossena: «Il suo avversario, Narsingh ha giocato in maniera strepitosa. E’ tutta la nostra catena di sinistra che non ha funzionato». Promuove El Kaddouri: «Aveva fatto bene. Se fossimo stati su lo avrei cambiato comunque perché non aveva l’autonomia dei 90 minuti».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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