Il retrogusto del ritorno è stato amaro. Era dal 7 ottobre contro l’Udinese che Aurelio De Laurentiis mancava dal suo posto nella Tribuna del San Paolo e, a distanza di 48 giorni dalla sua ultima apparizione, ha ingoiato il boccone indigesto del 2-2. Pareggio e silenzio, con il largo sorriso esibito al termine del primo tempo, trasformatosi in ghigno di sofferenza al fine match. Il patron se n’è andato in silenzio, dopo un passaggio negli spogliatoi per rincuorare la squadra al secondo pareggio consecutivo in casa. Nessun dramma, però è arrivato il momento di interrogarsi sul perchè del calo di concentrazione, probabilmente anche fisico, palesato dal Napoli nell’ultimo mese. Già, perchè questo abbrivio di campionato degli azzurri va suddiviso in due parti: sei vittorie ed un pari nelle prime sette giornate e primo posto condiviso con la Juventus; due sconfitte, due pareggi e due sole vittorie nelle successive sei, con la Juve più su di cinque punti e il terzo posto in compartecipazione con la Fiorentina. “Presidente, abbiamo fallito cinque gol e siamo stati raggiunti dal Milan che ha un organico mostruoso. Purtroppo giochiamo troppe partite: Hamsik veniva da 90 minuti in amichevole con la Slovacchia e ha pagato in termini di lucidità sotto porta, lo stesso vale per Cavani”, pare abbia detto Mazzarri a De Laurentiis nel corso di breafing telefonico, ieri mattina, quando il patron era ancora nell’hotel Vesuvio di Napoli. Il prossimo appuntamento ci sarà tra breve, quando il presidente incontrerà Mazzarri e il ds Bigon per definire gli interventi da effettuare a gennaio. Un vice Cavani di esperienza ed un centrocampista che possa far rifiatare Inler, magari anche un esterno sinistro se Dossena ricevesse una proposta a lui gradita: questi gli innesti da effettuare a gennaio per evitare cali fisici e di concentrazione. Oltre alle cessioni di Vargas e Donadel. Di nomi, per adesso, Mazzarri non ne vuole fare. Preferisce concentrarsi su questo gruppo e dosare le energie di tutti, fino alla sosta di Natale. Il Napoli è alla vigilia di un altro tour de force, che comincerà giovedì con il match di Stoccolma, decisivo ai fini della qualificazione ai 16esimi di Europa League. Ieri mattina Mazzarri ha incontrato la squadra a Castelvolturno soprattutto per analizzare il motivo delle recenti amnesie difensive e delle insolite rimonte subite. Il pari col Milan è stato rivisitato negli spogliatoi, serenamente, anche per evidenziare i troppi gol sbagliati da chi solitamente la mette dentro. In primis Hamsik, impreciso sia col Torino che col Milan, quando avrebbe potuto chiudere le gare. Idem Cavani, che giovedì potrà ricominciare la sua marcia trionfale da super-bomber. Sarà in campo a Stoccolma, giacchè squalificato per Cagliari ed al suo fianco potrebbe ritrovare Pandev, assente col Milan per l’infortunio alla caviglia. Il macedone, se dovesse vincere il ballottaggio con Vargas, giocherebbe titolare col Matador: una clamorosa novità per il Napoli visto finora in Europa League.
Fonte: Raffaele Auriemma per Tuttosport
La Redazione
C.T.
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