Un giorno credi. «Noi ci crediamo da sempre e continuiamo a farlo» . Walter Mazzarri duetta a distanza con Eduardo Bennato e fa bene: la Champions è un po’ più lontana, più sbiadita, più vago nell’aria il suo profumo, eppure lui, l’allenatore irriducibile, non smette di diffondere il credo. Cioè, credere: vietato sbracare, al diavolo i piagnistei. L’allenatore scuote il Napoli fino alla fine, ed è giusto così: se è vero che domenica la serie A andrà in vacanza, è altrettanto sacrosanto che la stagione degli azzurri ha in serbo ancora una finale di Coppa Italia. E l’adrenalina non può proprio andare in ferie.
IL DESTINO – E allora, scampoli di Campioni. Di quell’Europa che ha fatto innamorare la città come neanche una stella di Hollywood. Il problema vero è che se fino a qualche giorno fa il pallino era tra le mani e i piedi del Napoli, questa volta bisognerà fare (idealmente) la spola con la Roma laziale e con Catania. Sì, tre partite incrociate e incollate: Napoli-Siena, Lazio-Inter e Catania-Udinese. Con i bianconeri di Guidolin favoriti nei fatti, anzi nei numeri, perché forti di un vantaggio di 3 punti sugli azzurri e di 2 punti sugli uomini di Reja. «Sì, è vero, questa volta non siamo padroni del nostro destino. Non è nelle nostre mani. Però noi crediamo ancora nella possibilità di andare in Champions».
VAI CATANIA – Mazzarri lo dice e lo ripete. Non frena, non si blocca. Non deve, non può. Nonostante la nuova super favorita sia Udinese e la Lazio sia un po’ più su: «Beh, innanzitutto noi dovremo fare la nostra partita e battere il Siena: dopodiché dovremo aspettare i risultati dagli altri campi» . A proprie spese, il Napoli e il suo tecnico hanno imparato quanto sia sbagliato dare per scontata la mancanza di stimoli e dunque certi risultati. «Credo che tutte le squadre continueranno a dare battaglia e a dare il massimo impegno fino alla fine» . Catania su tutti? «Certo, sono sicuro che anche il Catania farà la sua partita e proverà a vincere con l’Udinese».
POCHO GOL – Bene, bene. Parole e fatti. Sotto con il lavoro, allora. Andato in scena anche ieri sotto forma di allenamento al centro sportivo di Castelvolturno: atletico, tecnico e partitella con alcuni elementi della Primavera. Con quelli che hanno giocato a Bologna a cimentarsi in un certo tipo di seduta, e quelli che domenica hanno giocato meno, o che sono rimasti ai margini, a fare altro. Lavezzi, che con il Siena al San Paolo rientrerà dal primo minuto in formazione dopo le tre panchine iniziali consecutive, ha sfoggiato il sorriso dei momenti migliori ed è andato anche a segno in questa sorta di amichevole in famiglia.
MATADOR E LA ZTL – L’argentino, che oggi ospiterà tutta la squadra nella sua casa di Marechiaro per una cena mirata essenzialmente al festeggiamento del suo compleanno, andato in scena la scorsa settimana con un brindisi riservato a pochi amici intimi, comporrà il tridente, o formula due e mezzo che dir si voglia, insieme con il trequartista Hamsik e Pandev. Cavani, che ieri prima dell’allenamento ha mandato in un tilt di flash e autografi il Lungomare chiuso al traffico dopo un pranzo da Regina Margherita, è squalificato e si rivedrà direttamente con la Juve. Così come Aronica e Dzemaili (sanzionato con due giornate): in difesa, Cannavaro tornerà al centro con il rientrante Fernandez alla sua destra e il confermato Britos a sinistra. Campagnaro è ancora a mezzo regime. A centrocampo, Gargano e Inler in mediana, con Maggio a destra e Dossena questa volta favorito su Zuniga a sinistra.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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