Si parte dalla fine: il rigore reclamato su Pandev?
«Non mi fate entrare nell’argomento arbitrale, dispiace aver pareggiato la gara: nel primo tempo avevamo avuto la possibilità di sbloccare la partita due-tre volte, loro sono stati bravi, ben chiusi, organizzati, vigorosi fisicamente, hanno fatto la loro partita con grande impegno: ci è mancato l’ultimo passaggio e il tiro in porta. Per il resto sono soddisfatto della prestazione, anzi avevo più timore perché era la settima gara consecutiva, e venivamo dalla trasferta contro il Villarreal di Champions. Soddisfatto della prestazione, certo ho un po’ il rammarico perché se non prendevamo gol su punizione, potevamo far nostra la partita nel finale».
Napoli con la pancia piena dopo la storica qualificazione in Champions?
«No di sicuro, la stanchezza sì, la poca lucidità anche. E aggiungerei pure il sintetico, anche se non vogliamo creare un alibi. Ma diverse palle semplici che solitamente non sbagliamo le abbimo giocate male, come quella nel finale di Zuniga per Maggio. La palla arrivava sempre un po’ lunga, forse su un campo normale quache giocata normale sarebbe venuta meglio».
Cosa non ha funzionato?
«Abbiamo provato a girare la palla dagli esterni, forse abbiamo tirato poco da fuori area. A livello generale la nostra partita l’abbiamo fatta, se avvessimo sbloccato la gara con Maggio nel primo tempo si sarebbe vista una gara diversa».
Rammarico per il risultato questo sì, una frenata che non aveva messo in preventivo: il Napoli puntava ai tre punti a Novara.
«Infatti, sono soddisfatto della prova del Napoli, aver conquistato solo un punto mi dispiace: volevo vincere, ci avevamo anche creduto. Purtroppo ci ha condizionati il gol, un gol incredibile: ci siamo aperti in barriera su una punizione da trenta-quaranta metri. Meno male che siamo riusciti a trovare l’episodio nel finale, queste gare si possono anche perdere. Non sono contento del risultato ma della prestazione sì, anzi il Napoli forse ha fatto anche meglio di quanto potessi credere».
Campionato ancora lungo, c’è tempo per recuperare:
«Non dobbiamo rimediare a nulla, non avevo fatto nessun annuncio. Proveremo ad accorciare la classifica questo sì: lo sapete come la pensiamo, abbiamo cercato di vincere a Novara e non ci siamo riusciti, vediamo di farlo nella prossima partita e poi nell’altra ancora e vediamo dove arriviamo alla fine. È un mese e mezzo che non ci alleniamo mai, recuperiamo e giochiamo, qualcosa si perde: abbiamo già perso quattro-cinque punti. Ora la Champions non c’è ma comincerà la Coppa Italia a gennaio. Programmi non ne abbiamo fatti, chiaramente cercheremo di arrivare il più lontano possibile».
Può costare cara la Champions, sono sette i punti di distanza dal terzo posto.
«La Champions va fatta in un certo modo, il nostro imperativo è crescere: l’anno scorso abbiamo giocato una buona Europa League, quest’anno stiamo giocando al meglio la Champions, cerchiamo di andare avanti al meglio in campionato. Siamo convinti di fare bene».
Il cambio di Cavani?
«Forse potevo farlo prima, Edi era meno lucido, doveva venire incontro, andava profondo: ho messo Mascara, più rapido, bravo anche a trovare la soluzione personale: sono contento per la scelta, era la più logica che facessi ed è andata bene».
Mercato?
«Non parlo mai di mercato, lo faccio solo con la società e poi la società informa sulla strategia: parlo delle scelte tecnico-tattiche e non rispondo io del mercato».
Come ha funzionato Hamsik a centrocampo?
«Hamsik ha fatto benissimo, è stato uno dei migliori insieme a Dzemaili, forse poteva tirare un po’ di più: anche per lui è valso il problema del campo, non è facile trovare il tempo giusto per le conclusioni. Sul sintetico non siamo riusciti a fare nel migliore dei modi le nostre cose».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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