C’è la Roma e c’è Zeman e allora Mazzarri gioca a fare il Mazzarri: pungente, sornione e molto prudente. La classifica del Napoli e dei giallorossi giustifica le attese per la supersfida del San Paolo e le parole del tecnico: «Loro vengono da cinque vittorie e solo una sconfitta nelle ultime gare. Ci sarà un grande afflusso di gente, lo stadio sarà pieno e noi speriamo di non deludere i tifosi. La Roma ha giovani campioni, ha fatto un mercato milionario, Zeman è un allenatore che mette i giocatori al servizio delle sue idee: un mix esplosivo. Zeman ha i suoi concetti, io i miei. Però non si affrontano mai gli allenatori ma le squadre. Noi abbiamo dei meccanismi collaudati quando sfidiamo un tridente. Dovremo essere propositivi, perfetti e concentrati per poter conquistare i tre punti».
Il Napoli di stasera è una squadra senza misteri. Con un gesto insolito, Mazzarri pur non declinando la formazione, fa ampiamente capire che nella corsa ad affiancare Cavani, Pandev ha sorpassato nettamente Insigne e che nonostante le assenze, la difesa continuerà ad essere a tre: «I ragazzi nella partita di Siena, sia pure in ruoli diversi dai loro abituali (si riferisce a Britos) hanno giocato bene. I tre difensori che scenderanno in campo sono tutti affidabili, sotto questo aspetto sono sereno. Cavani, poi, tornato dalle vacanze, l’ho ritrovato pimpante. Pandev è in forma e Lorenzo sta meglio. Hamsik è già al suo livello: ho quattro attaccante per tre posti. Anche da Maggio mi aspetto molto: è stato criticato ingiustamente, addirittura qualche tifoso per strada lo ha contestato. Sono cose inaccettabili: sfiderà Balzaretti sulla sua fascia e non solo lui. Ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori».
Zeman dovrà attendere prima di rivedere in campo il suo pupillo Insigne: «Immagino che sia contento che Lorenzo si stia affermando in una piazza difficile e in una categoria superiore, cosa non proprio facile e scontata. Questo ragazzo sta crescendo oltre le aspettative, pochi mesi fa giocava in serie B e questo è un dettaglio che nessuno deve dimenticare», dice ancora Mazzarri.
Il tecnico azzurro è già sintonizzato sulla sfida di stasera: «Ci vorrà molta concentrazione ma la mia squadra sa quello che si deve fare per battere i giallorossi. Il gioco di Zeman lo conosciamo bene, le sue squadre offrono sempre un bel calcio, ma anche noi non siamo da meno. Quindi sarà una gara spettacolare».
Spiega il momento e la voglia di volare in alto nel 2013. «Prima di Siena stavamo vivendo un momento difficile, ci siamo compattati e pur senza brillare abbiamo vinto meritatamente. La sosta ci ha fatto bene, i ragazzi sono motivatissimi e spero di vederli andare a mille contro la Roma», insiste ancora il tecnico dei partenopei. Il pensiero fisso è sulla penalizzazione e sulla squalifica di Grava e Cannavaro: «Per me valgono i punti conquistati sul campo – dice riferendosi al -2 che brucia sulla classifica – E adesso ci manca nolto anche Grava, perché dopo che è andato via Aronica, Gianluca avrebbe trovato più spazio».
Inevitabile il passaggio sul mercato. Così come scontata la sua prima risposta: «C’è Bigon. Chiedete a lui», si blinda severo. Poi fa qualche concessione. «Di Armero non parlo finché non è ufficiale e per i difensori diciamo che la gara con la Roma è un test per capire che cosa fare a gennaio. Questa sessione di mercato raramente modifica gli equilibri, anche perché solo i top players fanno diventare più forti una squadra e non mi sembra che in giro se ne vendano».
Il resto è una dedica velenosa: «Campagnaro darà sempre il massimo finché resterà con il Napoli, ovvero fino a fine giugno. Non mi piace la cultura del sospetto». Parole in libertà prima della sfida alla Roma di Zeman.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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