Incontentabile. Mazzarri è fatto così e per certi versi somiglia ad Ottavio Bianchi, il pilota del primo scudetto della storia del Napoli. Anche lui usava puntare il dito sulle cose negative nei momenti di maggiore esaltazione. Ieri, Mazzarri, pur avendo salutato la sua trecentesima panchina in A con una vittoria netta, trova qualcosa da imputare ai suoi: «Non si possono sprecare tante occasioni da gol – dice al termine della gara – Occorre essere più cinici sotto porta e chiudere prima le partite. Se avessimo gestito meglio il vantaggio, poteva e doveva finire tre a zero per noi. Invece abbiamo rischiato che il Parma potesse raggiungerci sul due a due. Abbiamo sofferto più del dovuto. Ed ogni volta che sbagliavamo nella loro area dei gol già fatti, dicevo tra me:«vuoi vedere che stavolta va a finire male?». Chi sta nel calcio da tanti anni lo sa che dopo aver sbagliato tanto, si rischia di subire». Oggi prima della seduta di allenamento prevista in funzione della sfida di Europa League di giovedì, il tecnico parlerà proprio di questo nello spogliatoi: «La grande squadra chiude in tempo le partite. Sarebbe bastata un erroraccio sul due a uno per compromettere tutto e lasciare per strada due punti. Non va bene così anche se bisogna riconoscere che molti ragazzi non avevano la necessaria lucidità sotto porta avendo giocato due partite con le loro nazionali. Può darsi che qualcuno ne abbia risentito al momento di piazzare il colpo decisivo. Sono contento per le tre vittorie di fila ma dispiaciuto per i due gol subiti finora. Una squadra che vuole attestarsi nelle prime posizioni di classifica deve cercare di non prendere certi gol e di farne di più quando crea una miriade di palle gol».
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