La replica del Napoli alla capolista è stata perentoria, persino roboante nel risultato finale. Eppure Mazzarri fa l’incontentabile. Ha riscontrato nei suoi un difetto non nuovo, lo stesso che ancora oggi impedisce di lanciare apertamente il guanto di sfida alla prima della classe:« Se vogliamo lottare per posizioni di vertice, bisogna chiudere le partite una volta che si è passati in vantaggio e non permettere all’avversario di rifarsi sotto. Sul due a zero per noi, il Pescara ha accorciato le distanze e per poco non pareggiava. Era successo anche lo scorso campionato, con il Catania in casa: vincevamo due a zero e l’incontro finì due a due. La cosa si sta ripetendo anche quest’anno, con il Torino ed il Milan abbiamo buttato via quattro punti e così non va proprio bene. Mi sono arrabbiato parecchio in panchina. Ed anche nell’intervallo. Poi loro sono rimasti in dieci e siamo riusciti a chiudere la gara abbastanza agevolmente ».
CLASSIFICA – Mazzarri non parla di scudetto, tantomeno di corsa sulla Juve, ma per la prima volta riconosce che il suo Napoli nutre ambizioni di squadra di vertice. Per quello, anche dopo un cinque a uno, punta l’indice sul solito difetto piuttosto che sulla prima doppietta di Inler, sull’ennesima di Cavani, o sulla prima goleada da quando allena il Napoli. Al tecnico non va giù il calo di tensione dopo un vantaggio acquisito; quel rilassamento che permette poi il ritorno degli avversari. « Se si vuole crescere, certe cose bisogna eliminarle. Probabilmente l’esperienza servirà per migliorare anche in quello ».
VALORE AGGIUNTO , – Mazzarri, che come tutti gli allenatori spera che a centrare il bersaglio siano anche centrocampisti o difensori, esalta apertamente Inler, autore di una doppietta. « Gokhan è un anno che sta con noi – dice – Si è adattato bene, ha metabolizzato i nostri schemi. Ricordiamoci che veniva dall’Udinese dove c’erano altri meccanismi di gioco. Lui ha questa dote: sa battere a rete da fuori area, come del resto Dzemaili. E per noi Inler sta diventando un calciatore importante, un valore aggiunto. Lo scorso anno abbiamo segnato poco con i centrocampisti. Ora va già meglio ». Aggiunge: « Gokhan ha bisogno di avere sempre la palla tra i piedi ma credo che i suoi miglioramenti siano dovuti all’interpretazione del gioco. Quando le difese avversarie si chiudono, abbiamo bisogno anche di questi colpi. Lo vedo più sicuro, più cosciente, più tranquillo ». Mazzarri riconosce che la goleada sia scaturita anche dall’inferiorità numerica del Pescara, dove lui aveva anche giocato in gioventù: « Oggi in dieci si soffre tantissimo, ho raccomandato ai miei di non commettere falli stupidi, nel calcio moderno che è prevalentemente fisico quando manca un uomo si balla parecchio. Lo si è visto a Catania con il Milan e nel derby di Torino ».
SFIDA ALL’INTER – Tra sette giorni c’è il faccia a faccia con i nerazzurri, una sfida che vale la seconda poltrona in classifica: « Come valori assoluti siamo alla pari – aggiunge Mazzarri – Probabilmente noi abbiamo meccanismi più collaudati. Inoltre siamo cresciuti in autostima, mentre loro hanno tanta esperienza in più. Speriamo di arrivarci al top». E al proposito spiega i cambi di Cannavaro e Gamberini: « Paolo ha accusato dei problemi fisici mentre Gamberini l’avevo visto affaticato. Ma poi ho visto anche Britos malconcio a fine partita. Non ho inserito un altro difensore perché eravamo in largo vantaggio e volevo abituare la squadra a schierarsi anche in un altro modo. Difatti ho chiesto a Behrami di fare anche il centrale di difesa, ormai lui fa tutto. Vargas? Io sono soddisfatto di lui ma di mercato non parlo, lo farà la società a tempo debito».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.