Tre giorni fa è stato De Laurentiis a rompere il muro delle ostilità che si è abbattuto negli ultimi tempi intorno a Mario Balotelli e ad ammettere: «Certo che mi piacerebbe vederlo nel Napoli». Ieri, di slancio, anche Walter Mazzarri ha svelato che l’idea di vedere Supermario in azzurro lo stuzzica e ha rivelato anche una cosa inedita: il Napoli era in corsa per acquistarlo dall’Inter nel 2010 (poi finì al City di Mancini). «Ho parlato con Mario una volta, un paio di anni fa che lo volevamo prendere e allora l’incontrai in un albergo di Sorrento. A me ha fatto una buona impressione, però solo chi lo allena sa quali eventuali problemi può creare. Io però un po’ di esperienza ce l’ho e un talento del genere sarebbe stimolante allenarlo da parte mia. Anche se poi non so come potrebbe andare a finire».
Un uno-due che immediatamente sconvolge le voci di mercato e pare indirizzare per qualche ora verso il Sud Italia il destino del Giamburrasca del calcio italiano. Proprio nel giorno in cui in Inghilterra c’è persino chi si domanda se Balo non soffra di «crisi maniaco-depressive» accostandolo ai casi umani di Gascoigne, Collimore ed Enke. La solita esagerazione made in England.
Mazzarri, però, non è tra quelli che definisce Balotelli un problema. Al contrario. «Uno come Balotelli farebbe comodo a tutti, ma dipende dagli obiettivi che ha una squadra, se si vuole pensare di restare a certi livelli bisogna che ci sia anche tanta qualità davanti. Adesso, termini come fuoriclasse e top player sono un po’ abusati, però è vero anche che nel calcio moderno se non c’è una squadra organizzata che gioca alle spalle dei giocatori più importanti non fai niente di particolare».
Le parole di Mazzarri nell’intervista a Radio Montecarlo rimbalzano qua e là. Qualcuno sorride, altri meno. Mino Raiola, il procuratore di Balotelli, sempre pronto a fiutare gli affari (e le sue commissioni) all’idea di un passaggio al Napoli, frena: «Costa troppo, è fuori dalla loro portata». E poi un po’ seccato, quasi a fare una morale a tutti aggiunge: «Basta però parlare Mario 365 giorni all’anno). Secondo indiscrezioni sotto traccia, la società azzurra si è mossa a dicembre per cogliere la disponibilità del club dello sceicco Mansour e del centravanti della Nazionale. Certo, a Castelvolturno sono più che consapevoli delle eventuali difficoltà dell’operazione: 37 milioni il costo del cartellino, più 6,5 milioni a Balotelli. Cifre smisurate. Balotelli è solo una suggestione. Nessuna sterzata nel mercato del Napoli, solo un sondaggio che al momento non comporta nessun radicale cambio di rotta.
Risposte che il Napoli non intende chiaramente darsi adesso. Mazzarri allora ritorna ai temi soliti. «Viviamo alla giornata, ma nel senso positivo, cercando di vincerle tutte e vedremo alla fine cosa sarà successo. Senza dimenticarci che la Juve negli ultimi anni ha fatto un mercato pazzesco ed ha giocatori abituati a lottare per vincere».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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