Il tecnico: “I bianconeri hanno una settimana per preparare le partite, noi no. Inler non so se ce la fa. Dobbiamo stare attenti a non perdere palloni a centrocampo. Lavezzi? E’ sereno”
Carico, come tutto il suo Napoli. Walter Mazzarri sa che gli azzurri sin qui non hanno mai deluso contro le grandi, sia in Italia che all’estero: “Il gruppo che alleno è molto orgoglioso, ragion per cui non abbiamo mai fallito gli appuntamenti importanti”. La Juventus è capolista con nove punti di vantaggio sugli azzurri e dunque per il Napoli la sfida di domani ha un valore particolare: “Credo che nonostante la stanchezza riusciremo a tenere alta la tensione perchè partite del genere si caricano da sole. Però, non è la partita della vita per il Napoli come poteva essere qualche anno fa. Inoltre, domani è solo la dodicesima giornata, poi tutto sarà ancora possibile”. Però, i bianconeri proveranno la fuga. Anche se a Conte mancherà Marchisio: “La Juve è meritatamente prima e non è casuale la loro continuità di risultati. Per noi, invece, è la quarta partita in dieci giorni e non siamo abituati a questi ritmi, soprattutto dal punto di vista mentale. Tatticamente, sono curioso di capire che partita verrà fuori perchè siamo due squadre che pressano tanto e ripartono a ritmi elevati. Pirlo? Sa far tutto, è un fuoriclasse. Vedremo dove giocherà e come provare a limitarlo. Dipenderà anche da Inler, le cui condizioni debbo valutare oggi. La sua assenza compenserebbe quella di Marchisio”.
LAVEZZI SERENO- Mazzarri poi parla anche dell’episodio di cronaca capitato alla compagna del Pocho Lavezzi e della diffida (con relativa ammenda) ricevuta per via del gesto dell’ombrello rivolto alla tribuna bergamasca: “Le rapine alle ragazze dei nostri giocatori? Non c’entra Napoli, Milano o l’Uruguay: la criminalità ormai c’è da tutte le parti. Siamo tutti esposti a questo tipo di situazioni, purtroppo. Lavezzi mi è sembrato sereno. Spero che comunque l’accaduto non incida sulle prestazioni del ragazzo. A Bergamo, piuttosto, quando abbiamo segnato si è generato un equivoco, ragion per cui farò ricorso. Ho fatto due metri verso il campo per esultare con il pugno, è quello che faccio sempre. Non mi sono assolutamente rivolto alla tribuna, nonostante tutte le bottigliette che mi sono piovute addosso”.
LORO VOLANO – Mazzarri guarda alla Juve con qualche dubbio ancora a poco più di 24 ore dal match: “Come controllare Pirlo? Innanzitutto devo capire se gioca Inler. Ma lui o Hamsik possono avere questo compito. La Juve ha un ritmo forsennato, un po’ ci hanno copiato. Ma loro in più hanno a disposizione una settimana per allenarsi per arrivare alla partita con la macchina messa a punto. Non dobbiamo commettere leggerezze, perdere palloni a centrocampo: loro sono letali quando recuperano palla e ripartono. Noi dobbiamo passare attraverso il gioco. Ci sono squadre che arrivano sotto porta con una serenità maggiore, costruita sulle vittorie del passato. Noi stiamo crescendo, vertiginosamente, ma stiamo crescendo ancora. Prima sbagliavamo l’approccio alle gare, affrontavamo Milan, Inter e le grandi squadre entrando in campo impauriti. Oggi non accade più, in base all’esperienza che abbiamo. Ora dobbiamo capire che sotto rete serve una maggiore calma”.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
M.V.
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